L'amministrazione uscente di Joe Biden ha annunciato la revoca della designazione di Cuba come stato sponsor del terrorismo. Lo hanno riportato ieri alcuni media citando l'Ap. Una decisione che potrebbe avere pochi giorni di vita. È probabile infatti che che lo «sbianchettamento» di Cuba dalla lista degli stati canaglia venga revocata già la prossima settimana dopo l'insediamento di Donald Trump. Il segretario di stato designato Marco Rubio, la cui famiglia fuggì dall'isola caraibica negli anni Cinquanta dello scorso secolo, prima della rivoluzione comunista che portò al potere Fidel Castro, è da tempo un sostenitore delle sanzioni contro l'Avana. Rubio comparirà oggi davanti al Comitato per le relazioni estere del Senato per la sua udienza di conferma e si prevede che affronterà le sue radici cubane nella sua testimonianza. L'inserimento dell'Avana nel novero dei Paesi sponsor del terrorismo era stato reintrodotto l'11 gennaio 2021, pochi giorni prima dell'addio di Trump alla Casa Bianca, nell'ambito di una serie di misure di politica estera prese in extremis. La designazione infatti era stata annullata durante il secondo mandato a Washington di Barack Obama, quando era in atto un riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti.
All'epoca Trump aveva citato come motivo il sostegno di Cuba al leader venezuelano, Nicolas Maduro, e il suo rifiuto di estradare i ribelli colombiani in Colombia. Gruppi e attivisti per i diritti umani, tra cui la Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti, hanno fatto pressioni sull'amministrazione Biden affinché revocasse tale designazione.
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