Tunisino ucciso a sprangate per il commento su una ragazza

È finita nel sangue una festa di Capodanno nella discoteca "La Dolce Vita", a Vittoria, nel ragusano

Tunisino ucciso a sprangate per il commento su una ragazza

È finita nel sangue una festa di Capodanno nella discoteca «La Dolce Vita», a Vittoria, nel ragusano. Un giovane di origine tunisina è stato ucciso, all'alba, da un gruppo di romeni. Il giovane sarebbe stato colpito con delle spranghe e poi con un coltello a serramanico. Il corpo è stato ritrovato dai carabinieri, avvertiti da alcuni testimoni, all'ingresso del locale.

Al pub si erano dati appuntamento per il tradizionale veglione di fine anno un gruppo di extracomunitari. La festa è andata avanti per tutta la notte e prima dell'alba molti erano già andati via. Dietro all'omicidio ci sarebbero state le attenzioni rivolte dal giovane a una ragazza romena. Frasi che avrebbero scatenato l'ira di un gruppo di connazionali: almeno tre lo avrebbero atteso all'ingresso del locale e lo avrebbero aggredito con spranghe e coltelli, lasciandolo a terra, privo di vita. L'allarme è stato lanciato da alcuni partecipanti alla festa. Quando i carabinieri e i sanitari sono arrivati l'uomo era già morto. Non aveva documenti con sè ma gli inquirenti sono riusciti a risalire alle sue generalità. I carabinieri che stanno ancora svolgendo le indagini coordinate dalla procura di Ragusa, hanno anche individuato il gruppetto di romeni che avrebbe aggredito l'uomo a colpi di spranga e con un coltello a serranico. Il gruppetto sarebbe composto da ragazzo maggiorenne e due minorenni. Ancora non sono chiare le responsabilità.

Ma il movente starebbe, appunto, negli apprezzamenti non graditi che la vittima avrebbe rivolto a una ragazzina romena.

Ancora al vaglio le telecamere di videosorveglianza del locale e della zona. «La Dolce Vita» è di proprietà di vittoriese, ma all'interno lavorano alcuni romeni.

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