Tutti gli aumenti agli statali: chi avrà oltre 100 euro

Si attende la firma del contratto fra Aran ed i sindacati: se l'iter non subirà rallentamenti, gli aumenti potrebbero essere effettivi da febbraio. Brunetta spiega cosa significherà aumentare i salari in tempo di inflazione

Tutti gli aumenti agli statali: chi avrà oltre 100 euro

Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) ha recentemente consegnato ai sindacati del settore i documenti che contengono gli attesi aumenti di stipendio per gli impiegati statali relativi al comparto delle Funzioni centrali, gruppo nel quale sono inclusi ministeri, agenzie fiscali, Inps ed Inail.

Si deve ora attendere la firma del contratto fra le due parti per passare all'erogazione dei nuovi salari nelle future buste paga dei dipendenti. Una volta approvato il documento, infatti, questo dovrà essere esaminato della Ragioneria alla Corte dei Conti e dal Consiglio dei ministri per avere il via libera. Si tratta di un iter che richiede qualche mese ma, salvo intoppi, il tutto dovrebbe essere effettivo per il mese di febbraio.

Ma a quanto ammontano gli aumenti? Secondo quanto riportato da Il Messaggero, si parla di un 4,15%. Per fare alcuni esempi, un dipendente di prima area (messi, uscieri, personale ausiliario) arriverà a 59,60 euro lordi mensili, mentre un ispettore generale potrà raggiungere i 114,70 euro lordi mensili. Un funzionario apicale di terza area, invece, vedrà crescere la sua busta paga fino a 111 euro. Quanto alla categoria degli assistenti, o seconda area, si parla di un aumento che va dai 62 a 79,50 euro.

Tante le categorie interessate. Lo stesso di aumenti riguarderà anche i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti pubblici non economici come Inps e Inail. C'è poi il Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), che avrà a sua volta degli aumenti: si parte dai 59,60 euro per gli uscieri ai 104,90 euro per funzionari di grado più elevato.

La busta paga crescerà anche per i dipendenti di Enav (ente nazionale per l'assistenza di volo), Ansfisa (Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) e Ansv (Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo): in questo caso parliamo di 62,30 euro per i profili A1, fino ad arrivare ai 133,3 euro i lavoratori di terzo livello. Aumenti anche per l'Agid (Agenzia per l'Italia digitale): si va dai 59,60 euro previsti per la prima fascia ai 146,10 euro per i dipendenti di terza area.

Non solo aumenti in busta paga, ma anche arretrati. All'interno del contratto, che copre l'arco di tempo 2019-2021, si parla anche di un nuovo ordinamento professionale, con cambiamento delle "progressioni economiche orizzontali". Questi avanzamenti dipenderanno per il 40% dalla valutazione individuali dei dipendenti effettuata dai dirigenti, per un altro 40% dall'esperienza maturata sul posto di lavoro e per il restante 20% da altri fattori che saranno stabiliti mediante contrattazione integrativa.

Le considerazioni di Brunetta

Intervistato da Il Messaggero, il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta ha dichiarato che entro la fine dell'anno avverrà il rinnovo dei contratti. L'aumento dell'inflazione, ha ammesso il ministro di FI, provocherà senza dubbio una spirale salari-prezzi, che tuttavia potrebbe essere considerata come "una soluzione al fenomeno patologico osservato negli ultimi anni e caratterizzato da inflazione e crescita dei salari pari a zero o negativa e tassi di interesse altrettanto pari a zero o perfino negativi".

"Il vero punto è capire se l'aumento dei salari sarà accompagnato da un parallelo aumento della produttività del fattore lavoro conseguente alle riforme strutturali del Pnrr", ha aggiunto Brunetta, "se questo avverrà, l'eventuale spirale salari-prezzi assumerà una connotazione fisiologica tipica di ogni ciclo espansivo dell'economia, altrimenti si connoterà come un fenomeno patologico".

Il nuovo contratto, ha ribadito il rappresentante di Forza Italia, arriverà entro la fine del 2021. "Entro la prima decade di dicembre all'Aran si concluderà la trattativa per il rinnovo del comparto delle funzioni centrali, tradizionalmente apripista per tutti gli altri comparti", ha assicurato.

"Il confronto è in pieno svolgimento per la sanità e per gli enti locali. Lo stesso vale per sicurezza, difesa e soccorso pubblico, il cui contratto è negoziato direttamente dalla Funzione pubblica", ha concluso.

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