Una pugnalata dritta al cuore. Così è morto ieri pomeriggio il 51enne Carmelo Contarini, di Cattolica Eraclea, nell'Agrigentino. A ucciderlo è stato un vicino di casa.
Si tratta di Giovanni Ferrera, 66 anni, che possedeva dei terreni confinanti con quelli di Contarini. È stato messo sotto torchio dai carabinieri per ricostruire quanto è successo e spiegare il movente dell'omicidio che è avvenuto davanti all'abitazione del muratore, in via Agrigento, a Cattolica Eraclea, poco dopo le 15 di ieri. Pare che i due avessero bevuto, forse insieme, alzando il gomito e abbiano iniziato a litigare pesantemente, anche se non si conosce il motivo del litigio. Le telecamere della zona hanno ripreso tutto.
Ferrera ha estratto un coltello a serramanico e ha sferrato un fendente nel petto dell'amico, centrandolo al cuore. Dopo la coltellata la vittima sarebbe caduta dentro il canalone che si trova vicino alla sua abitazione. Inutili i soccorsi, l'uomo non ha avuto scampo. A quel punto Ferrera, che comunque era a conoscenza del fatto che la via del misfatto è coperta da telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, si è incamminato verso la caserma dei carabinieri, perché voleva costituirsi. I militari dell'Arma, allertati da alcuni cittadini, erano però già arrivati sul posto e hanno arrestato quasi in flagranza di reato il 66enne, che è stato condotto in caserma per l'interrogatorio. Presenti il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, il sostituto Paola Vetro e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vittorio Stingo. «Una comunità sotto choc commenta il sindaco Santo Borsellino -. L'ennesimo omicidio che si consuma nella nostra provincia e soprattutto alla fine dell'anno. Siamo tutti sconvolti. Conoscevo entrambi i protagonisti di questa tragedia ed erano delle persone tranquille. Come amministrazione ci siamo subito messi a disposizione dei carabinieri per fornire elementi utili a ricostruire la dinamica». Quello di ieri è l'ennesimo omicidio avvenuto nell'Agrigentino negli ultimi mesi. Diversi anche i delitti in Sicilia nel periodo delle feste natalizie.
Lunedì sera è stato ammazzato il 79enne Giuseppe Barone, nella sua casa di Ispica, nel Ragusano, e il giorno della vigilia di Natale a Castelvetrano, nel Trapanese, la 29enne Maria è stata uccisa dal marito di 63 anni. Le feste sono state funestate anche dagli omicidi della coppia di fidanzati di origini messinesi Nino e Francesca nel North Yorkshire e dai fidanzati Christian, anche lui messinese, e Sandra, uccisi in Germania.
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