«Io sono marocchino e Allah mi protegge», ha urlato Hounafi Mehdi, mentre affondava ripetutamente il coltello nella schiena di Carmen De Giorgi, morta senza riuscire a difendersi. Il magrebino, 34 anni, disoccupato con regolare permesso di soggiorno, ha cercato di colpire altre due donne, che hanno assistito impotenti alla morte dell'amica.
È stata una notte di sangue e di terrore quella vissuta dalle tre, sedute al tavolo di un bar di Pinerolo, alle porte di Torino, aggredite dal folle indispettito perché una di loro ha rifiutato le sue avance. Un «no» che è costato caro a Carmen De Giorgi, 44 anni di Luserna San Giovanni, operaia in una azienda di acque minerali e madre di una ragazza appena maggiorenne.
«Quel ragazzo - ha raccontato Simona Davit, una delle due scampate alla morte - si è seduto in un tavolo accanto. conoscevamo di vista. Abbiamo riso e scherzato, lui ci ha anche offerto da bere, poi quando Carmen gli ha detto di essere infastidita dai suoi modi molesti, è andato su tutte le furie. Ha tirato fuori il coltello che teneva nei pantaloni. Ho cercato di difenderla, ma voleva colpire anche me e mi sono chiusa in bagno. Dopo pochi minuti, quando non ho più sentito rumori, sono tornata da Carmen e ho tentato di rianimarla. Ma è morta tra le braccia».
Mentre la titolare del bar avvertiva i soccorsi e i carabinieri, Mehdi ha nascosto il coltello dietro un distributore di sigarette ed è scappato. La fuga però è durata poco: i militari lo hanno rintracciato poco distante dal luogo dell'omicidio. «In quel bar è accaduto qualcosa di brutto - ha detto - ma io non c'entro nulla».
Il magistrato ha disposto l'autopsia sul corpo di Carmen De Giorgi. La donna è originaria di Galatina, in Puglia ma fin da bambina si era trasferita con i genitori, emigrati per motivi di lavoro. A vent'anni, lavorando in un bar, aveva incontrato il suo primo amore, l'allevatore di cavalli Valter Fries, dal quale ha avuto una figlia, Francesca. La loro relazione era finita già molti anni fa ed ora Carmen viveva a Luserna San Giovanni, ed aveva trovato lavoro nell'azienda di acque minerali Sparea. Proprio in questi giorni aveva deciso di cambiare casa. Aveva un contratto da stagionale e in questo periodo era disoccupata. «Nei mesi scorsi la vittima - ha ricordato il sindaco Duillio Canale - si era rivolta a me per espormi un problema. Io l'avevo invitata a contattare i servizi sociali che l'avrebbero senz'altro aiutata».
Hounafi Mehdi, regolare sul territorio italiano, disoccupato, si manteneva lavorando saltuariamente e viveva a Luserna San Giovanni, come la vittima, ma i due si conoscevano appena. Fino ad ora non era mai stato segnalato per comportamenti violenti.
I carabinieri della Compagnia di Pinerolo,
dovranno ora accertare la dinamica e il movente dell'omicidio, soprattutto per stabilire se quel coltello, con una lama di 30 centimetri, Hounafi Mehdi era solito portarlo in tasca o se invece, è un indizio di premeditazione.
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