Ucciso a 19 anni al termine di una lite. La fidanzata: "Aggredito e picchiato"

Dopo che i carabinieri, hanno escluso l'ipotesi iniziale, quella di un possibile abuso di alcool, la pista più plausibile è proprio quella di una colluttazione per futili motivi

Ucciso a 19 anni al termine di una lite. La fidanzata: "Aggredito e picchiato"
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È giallo sulla morte di Eddine Essefi, un ragazzo di 19 anni ucciso a Bologna. Una morte violenta, secondo i primi accertamenti avvenuta al termine di un litigio, se non di una vera e propria rissa scoppiata nella notte tra venerdì e sabato, quando il giovane è stato soccorso da un'ambulanza nella zona del quartiere Barca. Dopo che i carabinieri, hanno escluso l'ipotesi iniziale, quella di un possibile abuso di alcool, la pista più plausibile è proprio quella di una colluttazione per futili motivi. Il giovane infatti sarebbe caduto a terra, battendo violentemente la testa, dopo essere stato picchiato e urtato con un motorino da altri due ragazzi. Una versione confermata anche dalle dichiarazioni agli inquirenti da parte della fidanzata di Essefi, che era con lui sia nel momento del decesso che nelle ore precedenti. Sarà l'autopsia a fare chiarezza sulle cause del decesso del giovane di origini tunisine, su cui sono state riscontrate ecchimosi sulla testa.

La Procura di Bologna, con il pm Andrea De Feis, ha intanto aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale mentre la ragazza sarà presto risentita dagli investigatori. Il giovane, arrivato a Bologna come minore straniero non accompagnato, è stato seguito dai servizi per l'accoglienza e non risulta avere famiglia in città.

Lavorava in un locale in zona Saragozza, ora chiuso per lutto, ed era conosciuto e stimato da tutti. Anche il cardinale Matteo Zuppi si è interessato della tragedia, telefonando alla parrocchia dietro la quale si sono consumati i fatti mentre sul luogo dell'aggressione ci sono scritte e fiori in ricordo del ragazzo.

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