Ci sono voluti esattamente 825 giorni ma, finalmente, il Nuovo centrodestra ha gettato la maschera. Tanto tempo è passato da quando, fuoriuscendo da Forza Italia, Angelino Alfano aveva fondato il suo partito con l'unico intento di «cambiare l'Italia», appoggiando il governo del democratico Enrico Letta. Poi, complice l'arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi e prestazioni alle urne sempre meno rassicuranti, il nobile intento della fondazione è andato via via sbiadendo, con un Ncd sempre più piegato alle ambizioni del rottamatore e alla salvaguardia delle proprie poltrone. Ora l'ultimo tassello della trasformazione: presto scomparirà la parola «destra» dal nome del partito. A svelarlo è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, alfaniana tra le più appiattite al governo del rottamatore: «Presto lanceremo un nuovo soggetto politico, posso solo dire che nel nome non ci sarà più la parola destra», ha annunciato durante la trasmissione Otto e mezzo su La7. Evidentemente, con il partito della Nazione che continua ad aleggiare sull'Italia, quella parolina non deve proprio piacere dalle parti del Nazareno. E non deve stupire nemmeno che a fare l'annuncio sia stata la Lorenzin: lei stessa aveva già proposto in vista delle Amministrative alleanze con il Pd in tutti i comuni al voto. Ma si sa, per una poltrona si è disposti a tutto. Anche a disegnare una realtà diversa da quella che vedono i cittadini.
E se, secondo un sondaggio, il 52% degli italiani si dice insoddisfatto dal governo il ministro taglia corto: «Se si guardano le grandi riforme messe in campo è un lavoro straordinario in un momento difficilissimo». Contenta lei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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