URNE DI CIVILTÀ

Il nostro sarà un voto di civiltà, altro che egoista e razzista come vuole fare credere la sinistra politica e culturale

URNE DI CIVILTÀ

Ieri abbiamo titolato la nostra prima pagina: «Metà tasse, basta un voto» riferendoci alla flat tax, la rivoluzione fiscale cardine del programma elettorale di Forza Italia e del centrodestra. Oggi, giorno delle elezioni, aggiungiamo: «Via i clandestini, basta un voto», perché il secondo punto qualificante della coalizione è il maxi piano di espulsioni e rimpatri dei seicentomila immigrati che si trovano sul suolo italiano senza averne diritto. Con il voto di oggi possiamo e dobbiamo dare forza a quei partiti politici che si impegnano a ripristinare uno Stato di diritto e la legalità pesantemente minati da cinque anni di gestione allegra e sciagurata dei flussi migratori. Anche per questo il nostro sarà un voto di civiltà, altro che egoista e razzista come vuole fare credere la sinistra politica e culturale. Incivile, infatti, è continuare con la politica delle porte aperte che lascia centinaia di migliaia di disperati allo sbando, senza né lavoro né casa e per questo facili prede della criminalità organizzata. Sostenere nelle urne i partiti del centrodestra significa semmai dare una grossa mano alle migliaia di immigrati in fuga da guerre e persecuzioni. Rappresentano una minima parte - dal 3 al 5 per cento - dell’esercito che ci ha invaso e hanno diritto a tutto l’aiuto possibile. Se oggi anche loro sono allo sbando, lo si deve proprio al fatto che la maggior parte delle risorse è assorbita (spesso in maniera truffaldina, come dimostrano numerose inchieste giudiziarie) da chi non ha alcun diritto a essere assistito e accudito. Altro che populisti o razzisti. Noi siamo persone civili e solidali e oggi abbiamo l’occasione, direi il dovere, di trasformare questo in un progetto politico serio e fattibile andando a votare senza alcuna esitazione.

Se non vogliamo che l’invasione continui, se non accettiamo di avere in casa nostra persone che non ci rispettano, se siamo contrari alla cittadinanza italiana automatica per chi è entrato nel Paese illegalmente pagando le mafie, ecco se tutto questo non ci va oggi, o mai più, abbiamo l’occasione di fare valere le nostre idee. Andiamo a votare, andiamoci in tanti, andiamoci tutti per cambiare le cose che ci hanno fatto soffrire in sei anni di democrazia sospesa.

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