Gli Usa contro DeepSeek: stop all'export dei chip

Lo zar per l'Ia: "Furto di proprietà intellettuale". Vietato l'uso alla Marina. Sospese le vendite in Cina

Gli Usa contro DeepSeek: stop all'export dei chip
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Gli Stati Uniti e OpenAI si lanciano all'attacco di DeepSeek. Lo zar della Casa Bianca per l'intelligenza artificiale, David Sacks, ha sollevato la possibilità di un furto di proprietà intellettuale da parte dell'app cinese che sta spopolando in America ai danni della società di Sam Altman. «C'è una tecnica nell'Ia chiamata distillazione... quando un modello impara da un altro modello e in un certo senso assorbe la conoscenza da quello principale - spiega Sacks a Fox News - Ci sono prove sostanziali che ciò che DeepSeek ha fatto qui è stato distillare la conoscenza dai modelli OpenAI, e non credo che quest'ultima ne sia molto felice». Anche Howard Lutnick, nominato da Donald Trump come segretario al Commercio, durante la sua audizione in Senato per la conferma punta il dito e dice che l'app ha «rubato: si è infiltrata e ha preso il nostro Ip», il protocollo internet.

L'uscita dell'ultimo modello (R1) della start-up del Dragone ha ricevuto inizialmente scarsa attenzione negli Stati Uniti, ma nell'ultimo fine settimana l'interesse è schizzato alle stelle, tanto da farla diventare l'app gratuita più scaricata sullo store americano di Apple, superando ChatGpt di OpenAI. I funzionari statunitensi stanno valutando le implicazioni per la sicurezza nazionale di DeepSeek, fa sapere la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt: «Ho parlato con il Consiglio per la sicurezza nazionale stamattina, stanno esaminando quali potrebbero essere le implicazioni», sottolinea. E secondo Cnbc, la marina militare Usa ha inviato un'email al proprio personale intimandogli di non utilizzare l'app a causa di «potenziali problemi di sicurezza ed etici». Intanto la società madre di ChatGpt accusa le aziende cinesi di aver tentato di copiare il suo modello di intelligenza artificiale chiedendo una maggiore cooperazione con le autorità statunitensi e l'istituzione di misure di sicurezza. Le imprese con sede in Cina e altre, dice un portavoce, stanno «cercando costantemente di distillare i modelli delle principali aziende di intelligenza artificiale Usa». OpenAI sostiene che la rivale cinese ha usato i propri modelli di apprendimento per lo sviluppo della sua Ia. E secondo quanto riportano fonti informate a Bloomberg, ora sta verificando insieme a Microsoft se i suoi dati siano stati utilizzati senza autorizzazione. I ricercatori di sicurezza di Microsoft (partner tecnologico e maggiore investitore di OpenAI) in autunno hanno osservato individui che ritengono possano essere collegati a DeepSeek mentre estraevano una grande quantità di dati utilizzando l'interfaccia di programmazione delle applicazioni della società proprietaria di ChatGpt, o Api. E in risposta Donald Trump starebbe studiando di ampliare le restrizioni alle vendite di chip di Nvidia in Cina. Nel mirino ci sono i semiconduttori H20 usati per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Nel frattempo il colosso tecnologico cinese Alibaba ha annunciato il lancio di una nuova versione della sua intelligenza artificiale, nota come Qwen2.

5 Max, affermando che «raggiunge prestazioni competitive rispetto ai modelli di livello superiore» di DeepSeek, OpenAI e Meta. L'analisi - fa sapere il Wall Street Journal - è stata fatta utilizzando diversi parametri di riferimento.

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