Caos vaccini, la Grillo: "Depositata la proposta per l'obbligo flessibile"

I presidi chiudono le scuole ai bimbi non vaccinati e Giulia Grillo considera la loro scelta una decisione politica: "Polemica surreale"

Caos vaccini, la Grillo: "Depositata la proposta per l'obbligo flessibile"

L'obbligatorietà dei vaccini è stata rinviata di un anno e i presidi si sono messi di schiena alla ministra Giulia Grillo. "Allo stato delle cose, se non verrà presentato all'inizio dell'anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne. Non è possibile far prevalere la nuova circolare Grillo. Per ora, almeno fino all'inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore la Legge Lorenzin", hanno affermato i presidi con una delegazione guidata dal presidente Antonio Giannelli.

Insomma, i presidi richiedono i certificati che attestino che i bimbi sono stati vaccinati. Giulia Grillo, invece, si accontenta dell'autocertificazione. E qui scoppia la "guerra". E ora che i presidi si sono messi di traverso, la minsitra della Salute vede tutto come un atto politico contro di lei. "Mi sembra una polemica surreale e un atto politico contro di me che non c'entro niente. Ormai ho le spalle larghe e sono abituata. L'autocertificazione è stata usata per tutto il 2017 e la presa di posizione di ieri dei presidi non la capisco, visto che la circolare è di un mese fa, il 5 luglio. Tra l'altro non esiste una circolare Grillo ma è stata fatta insieme al ministro Bussetti", ha spiegato la ministra nel corso della trasmissione Omnibus.

Giulia Grillo, quindi, si difende dicendo che "noi abbiamo semplicemente deciso di continuare ad usare lo strumento dell'autocertificazione nel 2018 anche perchè il ministro Lorenzin non ha fatto l'anagrafe nazionale. Autocertificazione significa certificare il vero e non il falso altrimenti sono previsti 6 mesi di carcere".

E dopo aver ribadito la sua posizione (non condivisa dai presidi), Giulia Grillo tenta di avvicinarsi al "nemico": "Dico ai presidi che mi dispiace che non sono il loro ministro, ma che sono sempre disponibile ad un confronto e le strutture sanitarie saranno a loro disposizione qualora ne avessero bisogno per qualunque necessità".

A Omnibus la Grillo cerca anche di chiarire la proposta di legge in merito ai vaccini: "Abbiamo depositato ieri la proposta di legge della maggioranza, sarà parlamentare, in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che é quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche".

La risposta dei presidi alla Grillo

E dopo la replica di Giulia Grillo, arriva anche la controreplica dei presidi: "L'Associazione nazionale presidi è totalmente apartitica, abbiamo criticato i governi di tutti i colori, noi ci orientiamo e diamo giudizi secondo la nostra coscienza e la conoscenza dell'organizzazione scolastica per tutelare la salute pubblica e il diritto all'istruzione". Il presidente dell'Anp, Antonello Giannelli, quindi, osserva che è giusto pensare a semplificare la vita dei genitori, ma con l'autocertificzione "temiamo che si risolva con una complicazione". E ancora: "Nell'anno scolastico 2017-2018 l'autocertificazione era prevista dalla legge in via temporanea perchè c'era un'enorme quantità di vaccini da somministrare, ma adesso il grosso è stato fatto, non ci saranno più lunghi tempi di attesa e non bisogna disperdere il lavoro fatto. L'autocertificazione in questa situazione ha l'unica ratio che un genitore non ci va proprio alla Asl, e questo è fuori legge".

I presidi, quindi, invitano i genitori a far vaccinare i proprio figli perché in caso contrario i bimbi non sarano ammessi in classe.

Ma la proposta di legge del minsitro della Salute sull'obbligo flessibile non convince, anzi scatena le polemiche. Diversi esponenenti politici, infatti, nelle ultime ore sono scesi in campo per mettere in discussione la Grillo e hanno difeso i presidi che "stanno solo esprimendo considerazioni di buonsenso". "Ogni regione potrebbe decidere sull'obbligatorietà vaccinale autonomamente in base a parametri ancora non chiari. Grillo chiarisca cosa intende per obbligo flessibie", scrive la vicepresidente del gruppo di Forza Italia, Maria Rizzotti.

La risposta dei pediatri alla Grillo

Alla proposta di legge della Grillo risponde il Collegio dei professori ordinari di pediatria presieduto da Giuseppe Buonocore dell’Università di Siena. "L'autocerificazione -ricordano - non è utilizzabile in ambito sanitario, se non a seguito di espressa previsione legislativa".

E sui "no vax" aggiungono: "Non hanno mai visto giungere al pronto soccorso pediatrico un bambino non vaccinato in coma per encefalite da morbillo, o un lattante in apnea per pertosse, o un neonato con compromissione neurologica, cieco e sordo a causa della rosolia contratta dalla madre in gravidanza".

Insomma, è davvero caos sui vaccini.

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