Vauro choc in tv: "Far chiarezza sui soldi del Cav". Ed è lite con Sgarbi

Su La7, a L'Aria che tira, si parla dell'assegno mensile a Veronica Lario. E Vauro torna ad attaccare Berlusconi: "Sull'origine della sua fortuna economica non si è mai fatta chiarezza". Ed è subito scontro con Sgarbi

Vauro choc in tv: "Far chiarezza sui soldi del Cav". Ed è lite con Sgarbi

Mattina di fuoco su La7. A L'Aria che tira, la trasmissione condotta da Myrta Merlino, si parla dell'assegno mensile da 1,4 milioni di euro a Veronica Lario. Uscendo completamente dal discorso Vauro è subito tornato ad attaccare Silvio Berlusconi. "Sull'origine della sua fortuna economica - ha detto - non si è mai fatta chiarezza". Ma Vittorio Sgarbi, che era presente in studio, lo ha immediatamente zittito: "I magistrati indagano da 30 anni solo su di lui, non hanno trovato niente". Ed scoppiata una lite in tv (guarda il video).

Ieri la Corte d'appello di Milano ha tradotto in pratica il nuovo orientamento della Cassazione per cui, se l'ex coniuge è in grado di cavarsela da sola, non ha diritto a essere mantenuta. Da qui il dimezzamento dell'assegno da un milione e 400mila euro che, come riconosciuto in primo grado, Berlusconi doveva corrispondere all'ex moglie ogni mese. D'ora in poi Veronica Lario non solo dovrà bastare a se stessa, ma dovrà anche restituire al Cavaliere circa 43 milioni di euro. Di questo si stava parlando questa mattina, a L'Aria che tira, quando Vauro ha attaccato: "Sull’origine della fortuna economica di Berlusconi non si è mai fatta chiarezza". Un'affeemazione violentissima che ha mandato su tutte le furie Sgarbi.

"Questa è una trasmissione pubblica - ha tuonato il critico d'arte - e a tutto c'è un limite". Quindi ha spiegato: "Non dica che non è stata fatta chiarezza, l'hanno fatta mille volte.

Non è possibile sentire questa menata continua - ha incalzato Sgarbi - i magistrati hanno lavorato solo su Berlusconi, continuamente. Se avessero trovato materia, lo avrebbero arrestato...". Quindi rivolto a Vauro: "Questo è un imbecille e un diffamatore".

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