"Ve ne andrete dopo aver rubato e defecato": Borghi attacca Conte

Il deputato del Carroccio sbatte i numeri in faccia all'esecutivo, coi giallorossi che rumoreggiano, punti sul vivo

"Ve ne andrete dopo aver rubato e defecato": Borghi attacca Conte

Mentre Giuseppi continua ad elemosinare voti per evitare di andare a fondo insieme alla ridicola e rattoppata maggioranza giallorossa che lo ha tenuto fino ad ora incollato alla poltrona, arrivano gli affondi da parte del centrodestra, che preme invece per far cadere l'esecutivo e chiamare finalmente gli italiani alle urne: èClaudio Borghi a sparare a zero contro il sedicente avvocato del popolo durante il suo intervento alla Camera.

"Nel discorso che abbiamo appena sentito se uno non fosse un italiano potrebbe pensare che questo Paese nel mondo sia un esempio. Che la gestione della pandemia, così come è stata fatta da questo governo meraviglioso con tutti quegli "abbiamo" e le meravigliose cose elencate, sia stata un modello. Ma poi ci sono i dati", spiega il deputato del Carroccio.

"Mi tocca ricordare i dati della sua gestione, presidente Giuseppe Conte, e sono dati che parlano di morti di persone e morti di imprese. Sono dati freschi di oggi, guardi qua. Morti per milioni di persone: 1360 l'Italia, la Gran Bretagna del dipinto disastroso Boris Johnson, con la "variante inglese" e i cori "non hanno capito niente" si ferma a 1311. Gli Stati Uniti con Trump, "uno schifo, senza controllo, una vergogna" fanno 1266. La Svezia senza lockdown 1019. Il Brasile di Bolsonaro, quello definito un altro schifo fa 984. La Grecia, sempre l'ultima ruota del carro, fa 525". Numeri impietosi per il povero Giuseppi, che nel frattempo continua a fare i conti con l'abaco sottobanco ed a pensare a rinforzare la colla sotto le sue terga per non perdere il "trono".

"Siamo i primi al mondo per morti per milioni di persone. Ma allora, di che cosa ci vantiamo?", incalza Borghi."Quando l'unica giornalista coraggiosa è riuscita a farle questa domanda uscendo dalle interviste arrangiate dal suo mentore Rocco Casalino, sa cosa ha risposto? 'Eh, ma noi siamo più anziani degli altri'. Guardi, il paese con più anziani al mondo è il Giappone. Sa quanti morti fa per milione? Sono 35, contro i suoi 1360".

L'attenzione si sposta poi sull'economia del Paese. Dopotutto verrebbe da pensare che questi numeri pesanti abbiano quantomeno portato a compensare i danni in campo economico. "Purtroppo anche in questa classifica vinciamo, ma al contrario. L'Italia farà -10% di Pil quest'anno. Una moria di aziende e di imprese, spazzati via dall'incompetenza del ministro dell'Economia che non ha versato i soldi quando doveva. Quando si doveva spendere tutto per difendere la nostra economia".

"Ma vi vedete?", attacca ancora Borghi."Ma si rende conto di chi ha affianco? L'ex dj" (dice, riferendosi al ministro grillino della Giustizia Alfonso Bonafede). "A questo ha portato la vostra incompetenza. Noi -10% di Pil, l'area Euro va complessivamente a -7%. La Germania a -5%, gli Usa del 'disastroso" Trump -3%, il vostro esempio Cina fa + 2,5%".

Poi la bomba sganciata contro l'inutilità del celebratissimo Recovery Plan, che i giallorossi mettono sugli scudi fregiandosi di meriti di livello incommensurabile, con Giuseppi spesso dipinto come salvatore della Patria per aver mediato con la Merkel. "Serve? Assolutamente no! Col prossimo scostamento sono 150 miliardi che abbiamo fatto, senza bisogno di nessun Recovery Plan. Se ne potevano fare 300 come hanno fatto gli altri? Si, bastava avere uno meno incompetente di Gualtieri che andasse a dire di che cosa avevamo davvero bisogno. Senza necessità di regalare le nostre imprese al resto del mondo".

Infine il duro attacco a Giuseppi, la cui strategia appare chiara e lampante. "Sa lei quando se ne andrà? Quando si sarà reso conto che la montagna di guano che avete accumulato sotto il tappeto sarà così enorme da non poterla più nascondere. Ve ne andrete come chi lascia la casa occupata, con tutto distrutto dopo aver rubato e aver defecato al centro della stanza".

Dal centrosinistra si levano cori di protesta, dopotutto meglio tenere ancora il tappeto sopra ancora per un po', il tanto che basta per ottenere la sperata fiducia. Roberto Fico richiama Borghi, grillini e dem rumoreggiano risentiti e probabilmente punti sul vivo.

"Ci sono 130 miliardi di garanzie di imprese che falliranno, e queste andranno a deficit. Ci sono un numero imprecisato di crediti di imposta e saranno entrate minori per il futuro. C'è il patrimonio destinato, che quando funzionerà sarà debito. E poi ci sono 30 milioni di cartelle esattoriali spostate avanti di secondo in secondo che arriveranno sulla testa della gente.

Quando avranno mangiato tutto quello che potevano solo allora se ne andranno e lasceranno a chi arriverà dopo questa valanga di cartelle esattoriali. Niente fiducia dalla Lega, "conclude Borghi,"solo compassione per quello che sta facendo".

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