La vendetta degli africani "razzisti": Salvini non entra

Negato il visto in Nigeria

La vendetta degli africani "razzisti": Salvini non entra

Il popolo migrazionista e xenofilo, buonista e politicamente corretto, boldrinico e repubblicone avrà goduto nell'apprendere che a Matteo Salvini è stato negato il visto di ingresso in Nigeria. In quanto noto e non solo laggiù per non mostrare grande simpatia nei confronti dei migranti clandestini che dall'Africa nera si riversano in Italia. Chi la fa l'aspetti, avranno pensato: ben gli sta, così capisce, lo zotico razzista, cosa vuol dire non riconoscere il diritto umano condiviso e non negoziabile di andare dove più piace senza tener conto delle leggi e dei confini nazionali, robaccia anacronistica e antidemocratica essendo il pianeta Terra bene comune e quindi di tutti. Eppure, a vedere le cose come stanno e non come si vorrebbe fossero, il rifiuto nigeriano conforta e rafforza proprio le ragioni di Salvini e di tutti coloro che con lui pensano che le frontiere siano frontiere e vadano difese, negando ad esempio di superarle in mancanza di visto.

Per seguitare a godere, dunque, ai migrazionisti, xenofili, buonisti e politicamente corretti, boldrinici e repubblicones non resta che dare a Muhammadu Buhari, presidente nigeriano, dello zotico razzista: sennò i conti non tornano. Sennò è Salvini che da questo affare esce - come esce - a testa e a t-shirt alta.

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