Venezia, Conte: "A Brugnaro daremo i poteri da commissario"

Il presidente del Consiglio blinda il Mose: "Sono soldi dei cittadini che non possono essere sprecati. L'opera va portata a termine"

Venezia, Conte: "A Brugnaro daremo i poteri da commissario"

"Venezia è una città ferita, i danni causati dall'acqua alta sono stati ingenti". È questo il quadro sintetico e generale delineato da Giuseppe Conte, che in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera ha però voluto sottolineare lo spirito di volontà da parte dei cittadini: "I veneziani hanno saputo reagire, ho visto una grande solidarietà e la voglia di rimettersi subito in piedi. A questa comunità voglio dire che il governo farà la sua parte". Ora sono scoppiate diverse polemiche sul funzionamento del Mose, ma il presidente del Consiglio le ha voluto subito spegnere: "Le polemiche hanno accompagnato il Mose fin dal principio e rappresentano una delle principali cause che hanno reso difficoltosa la sua realizzazione, senza parlare poi degli scandali. Ora non c’è spazio per polemizzare, bisogna lavorare sodo e tutti insieme". Ma per l'avvocato l'opera va portata assolutamente a termine: "Sono soldi dei cittadini che non possono essere sprecati. Elementi questi che, insieme a una valutazione di interesse pubblico, rendono inevitabile ultimare la realizzazione dell'opera".

"Sindaco commissario"

Nella giornata di martedì 26 novembre è stato convocato "un 'comitatone' interministeriale per la salvaguardia di Venezia" durante il quale si discuterà della "governance per i problemi strutturali della città". Gli obiettivi principali saranno quelli di "analizzare e valutare tutti gli aspetti critici legati alla gestione di una città unica come Venezia". Il premier ha colto l'occasione per rivelare un annuncio: "Anticipo che il sindaco sarà nominato commissario in relazione allo stato di emergenza che ieri abbiamo deliberato in Cdm".

Dopo aver nominato Elisabetta Spitz come supercommissaria del Mose, ora bisognerà individuare la figura del provveditore alle opere pubbliche: "La ministra De Micheli ha terminato sette giorni fa l'interpello e fra qualche giorno deciderà sui risultati di questa procedura pubblica". Da parte del governo è stato preso l'impegno comunque a stanziare "quanto necessario per le opere di ripristino". Prima però bisognerà attendere "la puntuale ricognizione dei fabbisogni e degli interventi che il sindaco ci ha garantito farà nei prossimi giorni". Intanto è stato "deliberato lo stato di emergenza per la città" e contestualmente sono stati stanziati "i primi 20 milioni per gli interventi più urgenti". Il prossimo passo saranno "gli indennizzi a privati e commercianti", a cui seguiranno "i fondi per rifinanziare la legge speciale per Venezia".

Conte si è detto particolarmente colpito dal mix di "bellezza quasi struggente di una città unica al mondo e dei segni della distruzione causata dalla furia dell'acqua e dalla corrosività della salsedine".

Ma in tutto ciò la popolazione non si arrende: "Si è rimboccata le maniche, persone alle prese con case allagate, fango da spalare, banchine da ricostruire". E il presidente del Consiglio ha rivolto loro un messaggio: "Dovete sapere che non sarete dimenticati dallo Stato".

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