Il «paladino» degli ultimi, Aboubakar Soumahoro, dopo gli scandali che stanno travolgendo le cooperative di famiglia, ha deciso: si farà processare. Ma ha voluto scegliersi il giudice: Corrado Formigli. E anche il Tribunale: la trasmissione «Piazza Pulita» che andrà in onda questa sera.
Dopo il video strappalacrime e la fuga dai riflettori, il parlamentare dell'alleanza Verdi-Sinistra Italia vuole riapparire in pubblico per sottoporsi all'interrogatorio di Formigli.
Il giornalista incalzerà il sindacalista emblema della nuova sinistra, tutta chiacchiere e distintivo. Dimissioni dal Parlamento? Per ora non se ne parla manco lontanamente.
Si resta ben saldi sulla poltrona. I suoi leader di riferimento, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che per presentare la candidatura di Soumahoro, il pezzo pregiato della campagna elettorale di fine agosto, bloccarono addirittura la sala stampa della Camera dei Deputati, fanno melina. Soumahoro fu presentato come il classico colpo di calciomercato. Che poi dopo le prime partite si è rivelato un brocco. In questo caso una gatta da pelare che provoca imbarazzo (tanto) nella sinistra. Claudio Velardi, che di talenti politici se n'è intende, lo voleva addirittura alla guida del Pd. Lacrime e resistenza sono le due parole d'ordine. Ma il caso politico c'è. Eccome. I due padri di Soumahoro dribblano. Cercano di prendere tempo. Cacciarlo dal partito? Il leader dei Verdi Angelo Bonelli non è convinto: «Siamo grati all'autorità giudiziaria per il lavoro l'importante che sta facendo evidenziare forme di sfruttamento nei confronti dei migranti è un fatto estremamente importante e ci rasserena che lo Stato è in grado di intervenire. Noi però facciamo politica, quindi abbiamo chiesto un incontro con Soumahoro che avverrà presto in cui chiederemo il suo punto di vista, e insieme a lui valuteremo le decisioni politiche da prendere». Bisogna trovare una via d'uscita. «Va cacciato», riferisce al Giornale un deputato dei Verdi.
Anche perché emergono sempre nuovi elementi. La Caritas denuncia un altro episodio: la raccolta di 16 mila euro da parte di persone vicine al parlamentare per giocattoli destinati a un ghetto di migranti con pochi bambini. Migliaia di euro raccolti, precisamente 16 mila, per donare giocattoli in un ghetto di migranti in cui però i minori sono pochissimi. Altre accuse. Altri chiarimenti da fornire. È un vortice. Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italia, è più duro: «Come abbiamo detto lo incontreremo in queste ore, in questi giorni per un confronto. Io penso che si debba sempre tenere distinta, in molto netto, la vicenda giudiziaria, che peraltro da quel che leggiamo pare che neanche lo coinvolga direttamente e comunque sul terreno giudiziario lavora la magistratura, lavora chi fa le indagini, non interviene per quel che mi riguarda, almeno direttamente, il dibattito politico.
C'è poi la dimensione della politica che riguarda le questioni del diritto del lavoro e su questo io credo sia giusto avere un confronto diretto. Quando lo avremo avuto nelle prossime ore ognuno farà delle valutazioni». Si continua a prendere tempo. Ma dalla maggioranza il centrodestra attacca.
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