Il governo ragiona su una proroga di almeno tre mesi sullo smart working per lavoratori fragili e genitori di minori con meno di 14 anni. L'aumento dei contagi da Covid, infatti, avrebbe indotto l'esecutivo a considerare un inserimento del provvedimento all'interno del decreto milleproroghe, in modo da permettere lo svolgimento «di norma» della prestazione lavorativa in modalità agile ai fragili. E, ai genitori, di chiedere lo smart working nel caso in cui la mansione consenta il lavoro agile purché l'altro genitore non sia già a casa perché senza lavoro o con qualche tipo di ammortizzatore sociale. La misura dovrebbe essere discussa in uno dei prossimi Cdm, ma è probabile che ci si limiti a prorogare le norme in vigore fino al 31 dicembre 2022 (quindi fino al 30 marzo) senza inserire l'equiparazione al ricovero ospedaliero per l'assenza del lavoratore fragile che non può prestare lavoro in modalità agile. Il 15 dicembre è prevista una riunione dell'Osservatorio sul lavoro agile per valutare la situazione. Sulla materia c'è apertura anche dal ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, che ha avviato un'interlocuzione con i ministri Calderone e Schillaci. Il rinvio sul lavoro fragile, come per la proroga fino al 31 dicembre decisa dalla legge 142/2022 (Aiuti bis), dovrebbe essere alla norma del 2020 che chiarisce che i lavoratori fragili (in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio) «svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione». Il problema si pone per i lavoratori fragili che non possono essere adibiti a diverse mansioni. Se all'inizio della pandemia per questi lavoratori l'assenza del lavoro a causa della fragilità veniva equiparata a ricovero ospedaliero, questa misura non è stata prorogata già con il decreto Aiuti bis. La nuova proroga dovrebbe riguardare anche l'accesso al lavoro agile per i genitori di figli under 14: fermo restando che la prestazione lavorativa possa essere resa in smart working.
Quindi, per fare un esempio, lavoratori come l'infermiera o la commessa con figli under 14 non potranno chiedere al datore di lavoro la modalità agile. Per quanto riguarda la semplificazione delle comunicazioni, con la proroga dovrebbe essere ancora possibile per l'azienda la comunicazione per via telematica sul personale in smart.
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