Il Viminale alza la guardia sugli atenei: "Attenzione agli infiltrati nelle proteste"

Alla Statale di Milano gli slogan dei ragazzi nelle tende: "Palestina libera"

Il Viminale alza la guardia sugli atenei: "Attenzione agli infiltrati nelle proteste"
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Alla fine la situazione è rientrata. Dopo un pomeriggio di tensione all'Università degli Studi di Milano, con un improvviso cambio di programma da parte dei manifestanti pro Palestina, accampati in una cinquantina con le loro tende nel cortile d'onore, la situazione in serata è tornata sotto controllo. Riavvolgendo il nastro: Cambiamo rotta, Movimento studentesco rimasto fuori dal Senato accademico, Rebelot, Fronte della gioventù comunista, centro sociale Cantiere, Giovani palestinesi italiani e Giovani palestinesi Milano e alcuni studenti ed ex studenti promotori movimento contro il caro affitti, che si accamparono in tenda al Politecnico e davanti alla sede del Comune di Milano, venerdì pomeriggio hanno occupato la Statale. Sabato si sono accampati anche davanti al Politecnico. Dopo un week end tutto sommato tranquillo, ieri pomeriggio con un blitz hanno organizzato un corteo all'interno dell'ateneo milanese, per poi srotolare lo striscione «Fuori la guerra dall'uni, free Palestine» mentre un altro gruppo di militanti, usciti dall'ateneo, aggrediva a suon di slogan la rettrice eletta Marina Brambilla impegnata in un'intervista. Sul posto intervengono alcune pattuglie della polizia. La rettrice, sbeffeggiata sui social - «rettrice dove scappi? Ecco la dimostrazione dell'assoluta apertura al dialogo delle università» - si ritira in rettorato per poi ricevere tre studenti, con l'impegno a farli partecipare da remoto alla seduta de Senato accademico prevista per oggi. Soddisfatti, gli studenti sono rientrati nelle loro tende.

Nel frattempo si svolgeva il congresso organizzato da Sinistra unita dal titolo «Politica, resistenza e dignità in Palestina» in università, a differenza dell'incontro proposto dall'Associazione Italia Israele di Savona «Israele unica democrazia del Medio Oriente», fatto slittare e poi cancellato. Impegnato nella giornata a Milano, su cui ha lanciato l'allarme - «c'è un problema di sicurezza nel senso che va gestita»-, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al termine del Comitato nazionale per l'Ordine e la sicurezza pubblica con il vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Francesco Bonini, i vertici delle Forze di polizia e il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha messo l'allerta anche sulle manifestazioni studentesche pro Palestina.

«Particolare attenzione è rivolta a impedire che soggetti estranei al mondo universitario - recita la nota del Viminale - possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso, alimentando forme di violenza che, per loro natura, sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero».

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