Secondo l'agenzia Adnkronos, c'è un «tam tam» che da Milano sta rimbombando a Roma nei palazzi della politica. Rumors riportati da diversi parlamentari parlano di una Casaleggio Associati che navigherebbe in cattive acque. Voci - di cui l'agenzia dà conto - ipotizzano addirittura che i vertici della società guidata ora da Davide Casaleggio stiano prendendo in considerazione l'idea di mettere in liquidazione la Srl che ha dato vita al sogno del M5s. Indiscrezioni che si susseguono proprio nei giorni in cui è su tutti i giornali l'inchiesta a carico di Beppe Grillo sui rapporti commerciali con la compagnia di navigazione Moby. E seppure non sia indagato viene tirato in ballo anche il nome di Casaleggio nella stessa indagine. Per Nicola Biondo, giornalista ex capo della comunicazione dei grillini alla Camera e autore con Marco Canestrari de «Il sistema Casaleggio», si tratta «solo di voci». Che però «confermano che è finita un'era, quella del partito digitale». Biondo con Il Giornale parla di «nemesi per un Movimento che voleva togliere i soldi dalla politica e in cui si finisce sempre a parlare di soldi». «Grillo e Casaleggio sono ancora incollati a vicende di affari», questo è il segnale di un contesto da cui emerge in ogni caso il tramonto del sogno originario.
Secondo i bilanci, la società di Casaleggio sarebbe in difficoltà a causa della pandemia da Covid. Ma anche questo è un paradosso.
«Se fosse vero, sarebbe grave che un'azienda che opera su strategie online sia in crisi proprio adesso, che con il virus c'è stata un'esplosione di tutti i servizi offerti attraverso la rete», riflette Biondo. Che conclude: «Comunque sia dentro sia fuori il M5s c'è ancora una pattuglia di parlamentari legata a Davide».
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