Gli italiani vogliono votare. Dopo tre governi instabili a guida Pd e tre premier non scelti dagli elettori, il voto anticipato è visto come una liberazione.
Lo rivela un sondaggio Ixè, presentato oggi ad Agorà, il talk di Raitre, che mette in evidenza come la percentuale di italiani che vorrebbero che la legislatura durasse fino a scadenza naturale, in una settimana, è calato dal 56% al 48%, mentre i favorevoli al voto in autunno sono saliti dal 41% al 45%.
Sembra, dunque, che il martellamento continuo di queste settimane da parte di illustri esponenti politici di sinistra non abbia sortito gli effetti sperati. Eppure l'ex premier Enrico Letta aveva redarguito Matteo Renzi: "Le elezioni anticipate per i capricci di uno che vuole tornare a fare il presidente del Consiglio il prima possibile sono qualcosa che non aiuta".
Era intervenuto anche l’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricordando che: “In tutti i paesi democratici europei si voti alla scadenza naturale delle legislature", anche se ilGiornale.it ha dimostrato che questo non è affatto vero. Prodi, infine, si era schierato dalla sua parte: "Se Napolitano ha detto così certo che sono d'accordo. Senza saperlo abbiamo detto la stessa cosa”.
Persino il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, si era speso contro questa eventualità: "Le elezioni anticipate sono sbagliate, sarebbero un errore pericoloso e una mossa sconsiderata", aveva scritto nei giorni in cui le forze politiche discutevano sulla proposta di Berlusconi di approvare una legge elettorale sul modello tedesco per poi andare al voto in autunno. Niente da fare, pare proprio che gli italiani non siano per nulla entusiasti all'idea di vedere il Pd al governo ancora fino al 2018.
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