A Wall Street arriva il fondo anti-woke. "L'ideologia pesa sul prezzo delle azioni"

Presentato a Mar-a-Lago da Trump, esclude dal paniere i big dell'S&P 500 che abbracciano l'agenda sull'inclusività

Mercati finanziari
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Negli Stati Uniti in molti hanno creduto di far soldi a palate lisciando il pelo all'intellighenzia woke. E invece sono finiti tutti quanti a sbattere il grugno contro il muro. Ad essersi fatti molto male non ci sono soltanto i democratici che ora devono ingoiare il boccone amaro della rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca. A uscirne con le ossa rotte ci sono anche numerosi giganti dell'economia che si sono visti costretti a far marcia indietro ammettendo che inseguire l'agenda DEI imposta dall'amministrazione Biden non ha fatto così bene agli affari. Go woke, go broke è lo slogan che meglio sintetizza il risveglio dalla sbornia del politicamente corretto. Segui il woke, finisci rovinato. Ne sanno qualcosa colossi come Harley Davidson, Jack Daniel's e pure Walmart che nelle ultime settimane hanno deciso di interrompere bruscamente i programmi sulla diversità e l'inclusione. Un taglio netto col passato che ha preceduto di pochi giorni l'annuncio del primo fondo di investimento quotato (Etf) che esclude le società S&P 500 che in questi anni si sono inchinate ai principi woke nei processi di assunzione del personale.

A capitanare questa neanche troppo piccola rivoluzione nel mondo della Finanza è Azoria Partners. «Le quote sulle assunzioni del capitale umano danneggiano tutti gli azionisti, e noi siamo qui a rappresentare gli azionisti», ha spiegato al Financial Times il presidente della società di investimenti, James Fishback. «Gli americani, che abbiano votato o meno Trump, non vogliono investire in aziende che gestiscono esperimenti scientifici woke». Il nuovo prodotto, che andrà sotto il codice azionario SPXM (ovvero S&P Meritocracy), è stato presentato giovedì scorso al resort del tycoon di Mar-a-Lago in un incontro a cui sarebbero stati presenti (notizia non confermata ma nemmeno smentita) la fondatrice di Ark Investment Management, Cathie Wood, e il presidente del think tank Heritage Foundation, Kevin Roberts. La stampa americana lo ha già ribattezzato «piano Starbucks» perché mira appunto a mettere nel mirino quelle società che hanno adottato il sistema fallimentare delle quote. Fishback e il socio, Asaf Abramovich, ne avrebbero già individuate una quarantina tra quelle quotate allo S&P 500 ma, non gestendo ancora denaro, a differenza degli hedge fund attivisti che acquistando quote delle società cercano di orientarle dall'interno, interverranno escludendo queste società dal loro portafogli, dopo aver spiegato che le loro politiche DEI danneggiano il prezzo delle azioni.

«Ormai ha denunciato l'attivista Robby Starbuck ci troviamo in una situazione in cui sul luogo di lavoro viene imposta un'ideologia e qualsiasi altro punto di vista non viene nemmeno considerato». La sensibilità, però, sta cambiando. Sempre più americani sono consapevoli degli effetti nefasti della religione woke. Nell'ultimo anno e mezzo, secondo un sondaggio del Pew Research Center, la percentuale di dipendenti, che rinfaccia alla propria azienda di prestare troppa attenzione all'agenda DEI, è cresciuta di cinque punti. E la vittoria di Trump la farà crescere ancora di più.

Solo nel Vecchio Continente sembrano non accorgersene. Tanto da spingere un marchio storico come Jaguar a un rebranding che, secondo gli esperti, "passerà alla storia come una delle mosse di marketing più distruttive mai tentate".

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Avatar di gianfy gianfy
8 Dic 2024 - 12:30
Spero che ci siamo stoppati in tempo in questo suicidio collettivo. I brics, ed il resto del mondo non prono, hanno già affilato le armi per spartirsi le rimanenze di questa stupidità unica e irripetibile
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Avatar di moscabianca moscabianca
8 Dic 2024 - 10:18
Gli "svegli" quando si sono accorti che le loro fesserie li mandavano falliti, hanno virato di 180°. Quale genio del marketing poteva immaginare che le vendite di marchi come Harley-Davidson, Jack Daniels, Budweiser etc. , che basavano il loro zoccolo duro di mercato sulla esclusività, rivolgendosi ad una ben definita platea tradizionalista, con una buona capacità di spesa ed insofferente verso certe politiche stravaganti, avrebbero potuto aumentare le vendite stravolgendone l'immagine? Lo stesso accadrà con Jaguar, BMW, Renault... basta vedere le loro pubblicità per scappare a gambe levate...
Avatar di amicomuffo amicomuffo
8 Dic 2024 - 10:37
@moscabianca della serie pecunia non olet, quando vedranno che i loro fatturati crolleranno a picco, la giravolta sarà immediata!
Avatar di mimina54 mimina54
8 Dic 2024 - 10:25
A riprova del fatto che dietro ogni corrente di pensiero si cela il gran peso dei soldi. È stato così per la New Age, il movimento hippy, la svolta ecologica, eccetera. Follow the money, insomma. E Trump, in questo ramo, è un maestro.
Avatar di gianfy gianfy
8 Dic 2024 - 12:26
Se ne sono accorti anche in europa dove i cittadini votano tutti pro Trump, o il suo "campo larghissimo",solo che qui tra i partiti politici, giornalai, intellettuali e media woke si è instaurato una specie di invincibilità superiore. Però come diceva un saggio "più voli alto e più grande sarà il botto

quando cadrai"........per adesso lo hanno visto e sentito solo le grandi aziende, tra pochissimo anche

gli altri sopracitati
Avatar di gianfy gianfy
8 Dic 2024 - 12:30
Spero che ci siamo stoppati in tempo in questo suicidio collettivo. I brics, ed il resto del mondo non prono, hanno già affilato le armi per spartirsi le rimanenze di questa stupidità unica e irripetibile
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