Zaia avverte: "La prossima settimana sarà una delle peggiori"

Il governatore della Regione Veneto annuncia: "Bisogna rinnovare le restrizioni già in atto, stanno arrivando 732.500 test rapidi"

Zaia avverte: "La prossima settimana sarà una delle peggiori"

Nei prossimi giorni Luca Zaia proporrà di rinnovare le restrizioni già in atto e in scadenza il 3 aprile. A comunicarlo è stato lo stesso governatore del Veneto nel corso del punto stampa quotidiano presso la sede della protezione civile di Marghera: "Mi dispiace per i veneti, ma lo faccio per tutelare la loro salute e solo nel loro interesse. I dati positivi ci sono, visto che siamo in ritardo di almeno quattro giorni sul modello matematico ma la prossima settimana sarà determinante per capire se avremo una impennata di casi". Effettivamente nel bollettino odierno c'è anche qualche numero positivo: nelle ultime 24 ore sono stati 95 i nuovi nati "che si aggiungono ai 91 bimbi venuti alla luce ieri, e agli 84 del giorno precedente". Tuttavia bisogna prepararsi alla prossima settimana, quando si verificheranno "molte turbolenze di volo" che la renderanno "una delle peggiori".

La Regione è arrivata a 88.864 tamponi effettuati ma sta continuando a lavorare per predisporre un piano operativo con l'intento di riscrivere le linee guida sui test: "Al momento abbiamo una capacità di 10mila al giorno perché stanno mancando i reagenti, stiamo puntando a 20mila tamponi". Intanto dall'Olanda è arrivata la macchina per le diagnosi che ne deve fare 7mila al giorno: "Sarà utilizzata dal prof Crisanti, cerchiamo di comprarne un'altra, allo stato attuale abbiamo comprato 11 macchine per i test rapidi". Contestualmente è stato annunciato l'imminente arrivo di 732.500 test rapidi che andranno a integrarsi ai tamponi: "Un test che non sostituisce i tamponi, ma che può darci una mano per sveltire le procedure".

"Preoccupati per case di riposo"

Il leghista si è detto preoccupato per le case di riposo, un vero e proprio nuovo fronte, considerando che si tratta di luoghi in cui sono presenti pazienti cronici - spesso con varie patologie - che potrebbero risultare fatali: "Noi vogliamo che tutti coloro che possono salvarsi dal virus si salvino, e che siano tutelati anche gli operatori sanitari che vi lavorino". Perciò è stato chiesto l'isolamento dei pazienti positivi, specificando che la gestione non spetta alla Regione ma comunque si cercherà di "trovare delle forme di collaborazione per una tutela maggiore di ospiti e operatori".

Zaia infine ha fatto sapere che a breve verrà avviata la somministrazione domiciliare ai pazienti positivi, non gravi, dell'Avigon, dei farmaci anti malarici e di quello contro l'artrite reumatoide: è arrivato il via libera ed entro domani "sarà pronto il protocollo operativo per portare appunto questi farmaci a casa dei

malati". Quando si hanno sintomi influenzali, stabilito che sia il Covid-19, si evita l'ospedalizzazione "se non serve" e si sperimentano i farmaci "direttamente in domicili".

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