Zelensky negli Usa spinge gli alleati: "Armi per una pace giusta"

Missione del presidente ucraino che vedrà Biden, Harris e Trump. "Dialogo? È Putin che non vuole"

Zelensky negli Usa spinge gli alleati: "Armi per una pace giusta"
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Volodymyr Zelensky arriva negli Usa per continuare a fare pressione su Washington affinché l'Ucraina possa utilizzare i missili a lungo raggio su obiettivi all'interno della Russia. Secondo il leader di Kiev una «pace giusta» si potrà ottenere a condizione che gli occidentali, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa, consentano al suo esercito di colpire il territorio russo in profondità. Il via libera tuttavia continua a non arrivare, ammette, ma nella missione a New York e nella capitale americana vuole perorare con maggior forza questa causa con gli alleati e non solo. «Stiamo convincendo i nostri partner, e continueremo a parlarne in settimana. Abbiamo bisogno di piene capacità a lungo raggio», sottolinea il presidente ucraino. Kiev ha la convinzione che ciò potrebbe cambiare il corso della guerra, ma per ora «né l'America né il Regno Unito ci hanno dato il permesso di usare queste armi sul territorio della Russia, su nessun obiettivo, a nessuna distanza», riconosce Zelensky. A suo parere, il presidente Joe Biden può guadagnarsi un posto nella storia «rafforzando l'Ucraina» prima di lasciare l'incarico.

A Washington, oltre a Biden, Zelensky vedrà anche i due candidati alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump. Mentre a New York avrà a disposizione il palco dell'Assemblea Generale dell'Onu. Il suo orizzonte è una nuova conferenza di pace a novembre con Mosca, che però dice già che non parteciperà. «La vittoria di Kiev deve riguardare la giustizia, quindi soddisfare tutti: coloro che rispettano il diritto internazionale, coloro che vivono in Ucraina, coloro che hanno perso i propri cari e parenti», dice Zelensky. Ma la «giusta vittoria non è il problema - continua - il problema è che Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di porre fine alla guerra a condizioni ragionevoli. Si dice pronto a negoziare, ma sono solo chiacchiere». E sulla proposta di pace del candidato vice di Trump, JD Vance, che prevede l'accettazione dello status quo sul terreno, afferma: «Non prendo sul serio le parole di Vance perché tale approccio trasmetterebbe al mondo la seguente regola: sono arrivato, ho conquistato, ora questo è mio».

Sul campo, intanto, Zelensky fa sapere che «la Russia ha colpito di nuovo Kharkiv, questa volta con bombe aeree che hanno preso di mira un edificio residenziale, dove 21 persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino di 8 anni. Nel corso della settimana, il nemico ha utilizzato oltre 900 bombe aeree guidate, 400 droni Shahed e quasi 30 missili di vario tipo. Dobbiamo rafforzare le nostre capacità per proteggere meglio le vite e garantire la sicurezza».

Il ministero della Difesa di Mosca, invece, dice di aver abbattuto 15 droni ucraini durante la notte su cinque regioni russe e sul Mar d'Azov. e il Cremlino attacca: «Non ci sono alternative alla nostra vittoria in Ucraina».

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