Il terremoto nel Partito democratico ha lasciato segni ancora visibili. L'allarme non è rientrato: le correnti continuano a lanciare segnali di guerra a distanza e di una soluzione pacifica non c'è ombra. Nel frattempo però è spuntato il nome di Enrico Letta, a cui lo stesso Nicola Zingaretti ha fatto un assist: "Sono convinto che sia la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della Segreteria". L'ormai ex segretario del Pd, il quale si è dimesso esattamente una settimana fa, sostiene che il profilo in questione sia garanzia di forza e autorevolezza in grado di rilanciare la sfida del partito, "vicino alle persone e non alle polemiche", che si faccia promotore di un progetto per l'Italia e per l'Europa considerando che il sistema politico nel nostro Paese si sta ridefinendo: "Il Pd con Letta definirà un suo profilo adeguato e competitivo".
Il governatore della Regione Lazio sul proprio profilo Facebook ha pubblicato una lunga dichiarazione, spiegando anche quanto accaduto negli ultimi tempi all'interno dell'ambiente dem. Una situazione che era diventata ormai insostenibile, con continui attacchi ai vertici del Nazareno e alle strategie adottate dal leader: "Nessuna reale proposta politica alternativa, ma un lungo e strisciante lavorio distruttivo che stava allontanando il Pd dalla realtà". Proprio per questo ha deciso di fare un passo indietro: "Mentre gli altri partiti rilanciavano il loro progetto, noi rischiavamo di implodere. Non si poteva andare avanti così". Una serie di circostanze che hanno affermato "il rifiuto di sviluppare il confronto nelle sedi proprie" lasciando invece spazio alla promozione di "continue polemiche pubbliche".
"Ci sarò sempre"
Adesso però, ha proseguito Zingaretti, bisogna sotterrare l'ascia di guerra e aprire una nuova fase per avviare un confronto franco e chiaro volto a consolidare il progetto per i prossimi anni. Dunque, oltre a sostenere il governo guidato da Mario Draghi e ricostruire una visione innovativa, urge la necessità di "riaprire una grande discussione con un congresso politico possibile grazie alle modifiche che abbiamo apportato allo statuto occorre scommettere sul Pd".
L'ex segretario del Partito democratico si è inoltre rivolto agli elettori dem: "Se serve darò sempre una mano, anche se in forma diversa dal passato. Ci sarò, come ho sempre fatto nella mia vita con tutta la passione possibile". L'impegno è quello di continuare a dare il proprio contributo attivo da presidente di Regione, soprattutto nel dibattito politico, con le sue idee "alla luce del sole".
Alla nuova generazione ha tenuto a dire: "Questo straordinario strumento della partecipazione politica, ora è nelle vostre mani. Usatelo bene, da protagonisti. Serve alla democrazia per garantire la libertà, un’autentica cittadinanza e la promozione sociale, conquistati dalla lotta di Liberazione nazionale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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