La stagione sinfonica numero 66 per il 2010/11 dei Pomeriggi Musicali, la maggiore orchestra da camera della città con sede istituzionale presso il prestigioso Teatro Dal Verme di via San Giovanni sul Muro, è stata presentata all'insegna di un pacato ottimismo o, almeno, di una moderata fiducia. Nonostante tutto (a cominciare dai tagli del Fus, Fondo unico per lo spettacolo). Ottimismo e fiducia motivati anche e soprattutto dai numeri, che hanno visto chiudere il conto in attivo nel 2008/09 e che promettono bene anche per quest'anno, sia in termini economici sia di pubblico. A illustrare il nutrito programma che partirà con il concerto inaugurale del prossimo 28 ottobre (Concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Chopin e Sinfonia n.2 di Brahms, con la direzione di Antonello Manacorda e il pianoforte di Nicholas Angelich), nella sala grande del Dal Verme, c'erano il presidente della Fondazione dei Pomeriggi, Massimo Collarini; il direttore artistico Ivan Fedele, che ha «costruito» la sua prima stagione; il maestro Aldo Ceccato, che dirigerà il 27 giungo al Teatro Arcimboldi un concerto straordinario dedicato a Tchajkovskij; mentre, per la parte istituzionale, l'assessore alla Cultura della Provincia di Milano Umberto Maerna.
Venendo alla musica, la prossima stagione i Pomeriggi la intoneranno al grande repertorio classico e romantico, come vuole tradizione, con alcune significative incursioni nel Barocco e nel '900 storico (cioè non contemporaneo). L'obbligatorio omaggio a Chopin, nel bicentenario della nascita, con il già citato Nicholas Angelich e Pietro De Maria al pianoforte e Manacorda alla direzione; Manacorda che, dopo quattro anni di direzione stabile dei Pomeriggi, lascerà l'ensemble milanese per ricoprire un prestigioso incarico a Berlino. Tra i grandi ospiti, da segnalare anche Guenter Pichler (con Schubert, Berio e Bartók) e Michel Tabachnik, direttore principale dell'Orchestra Sinfonica del Belgio (con Beethoven e Prokofiev). Spazio anche ai giovani talenti: i direttori Daniele Rustioni e Andrea Battistoni, così come il tailandese Trisdee na Patalung, altra giovane bacchetta ormai di fama internazionale.
Puntuale l'omaggio al grande milanese Nino Rota nel centenario della nascita (1911-1979): del raffinato compositore, conosciuto dal grande pubblico per indimenticabili colonne sonore ma eccellente anche nella musica «altra», sarà eseguito il Concerto Soirée per pianoforte e orchestra (con Maurizio baglini) e il II Concerto per violoncello e orchestra (affidato a Fernando Caida Greco). Non mancheranno alcune novità di repertorio, come la prima esecuzione moderna del Concerto per due pianoforti e orchestra di Mendelssohn-Moscheles, eseguito dal duo Alessandra Ammara - Roberto Prosseda; il Concerto per flauto e orchestra in Mi maggiore di Mercadante, nella nuova revisione critica di Maria teresa Dellaborra, con solista e direttore Patrick Gallois; la prima italiana del Concerto per la mano sinistra di Hindemith (pianista Nicholas Hodges); la prima mondiale di Flux de rage (commissione dei Pomeriggi Musicali) del giovane Massimiliano cacciatore; infine Le sette parole di Cristo di Gubaidulina, interpretate da Alexander Chaushian (violoncello) e Giordano Scurti (bayan). Da segnalare, infine, l'esecuzione della Jupiter di Mozart, diretta da Nathalie Stutzman, e il Concerto per quartetto d'archi e orchestra di Schoenberg-Haendel, con Quartetto Prometeo, una delle più interessanti realtà della musica cameristica italiana.
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