Porsche «blinda» Vw: avrà il 20% della casa

Pierluigi Bonora

da Milano

La «piccola» Porsche si scopre grande e corre in aiuto al gigante Volkswagen a cui è legata attraverso l’ex presidente e attuale numero uno del consiglio di sorveglianza Ferdinand Piëch, discendente del fondatore Ferdinand Porsche. Ai rami delle due famiglie, Porsche e Piëch, fa capo il 100% delle azioni con diritto di volto della casa di Zuffenhausen. L’operazione varata dalla Porsche, con la benedizione del ministro dell’Economia, Wolfgang Clement, prevede l’acquisto del 20% del capitale del primo costruttore europeo di auto, diventandone in questo modo il primo azionista, davanti alla Bassa Sassonia (18,2%) e alla stessa Volkswagen (13,1%). I tre raggiungeranno insieme il 51,3% delle azioni, blindando il gruppo da qualsiasi scalata. Ed è proprio la creazione di una cortina impenetrabile nel capitale della Volkswagen la ragione alla base dell’accordo, sotto la regia di Merrill Lynch, il cui valore sarebbe superiore a 3 miliardi.
Da una parte il raider americano Kirk Kerkorian e dall’altra l’ombra di alcuni investitori arabi, pronti a dare l’assalto al gruppo di Bernd Pischetsrieder, hanno convinto le due società tedesche a correre ai ripari. Il sentore che qualcosa si stesse muovendo attorno alla Volkswagen era emerso la scorsa settimana quando alla Borsa di Francoforte il titolo tedesco era stato al centro dell’attenzione (più 3,4% la chiusura di venerdì). L’intervento della Porsche, che si concretizzerà nelle prossime settimane, avviene in un momento delicato in casa Volkswagen. Il potente gruppo si trova infatti a fronteggiare una grave flessione dei profitti, scesi nel 2004 del 70% rispetto al 2001, e delle vendite che dovrebbe portare a un consistente taglio della forza lavoro in autunno. Così la Porsche che, tra l’altro, ha in corso una cooperazione con Volkswagen per la produzione dei due rispettivi fuoristrada Cayenne e Tuareg ed è in partnership con il gruppo di Wolfsburg per lo sviluppo di un motore ibrido, ha deciso di correre in suo soccorso. Lo afferma chiaramente il comunicato arrivato ieri da Zuffenhausen in cui si precisa l’intenzione di acquisire «circa il 20%» del capitale di Volkswagen» con diritto di voto.


La Porsche vuole evitare, in particolare, che la casa di Wolfsburg sia oggetto «di un’Opa ostile da parte di investitori che non mirerebbero agli interessi a lungo termine del gruppo Volkswagen». L’investimento, ha precisato il presidente della Porsche, Wendelin Wiedeking, «è la risposta strategica a questo rischio».

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