Positano ricorda Nureyev e il suo amore per la Costiera Amalfitana

Verrà scoperta domani, sul lungomare del celebre paese campano, un'epigrafe in ricordo del celebre ballerino russo che aveva stabilito il suo «buen retiro» nell'isola Li Galli a poche miglia dalla costa

Positano ricorda Nureyev e il suo amore per la Costiera Amalfitana

Ballerini, musicisti, pittori e poeti. Purché grandi, purché dalla personalità esuberante e seducente. Sono loro che sanno ancora suggerirci dove punta l'ago della bussola del bello. E soltanto loro. Nella folta (ma non troppo, ahinoi) schiera di questi «esteti», impossibile non ricordare Rudolf Nureyev che dell'arte coreutica del Novecento è stato uno dei principi indiscussi. Non solo sulle assi del palcoscenico e nelle scuole di ballo riusciva a dare il massimo e a essere un punto di sicuro riferimento per gusto e raffinatezza. Anche le sue scelte private erano segni di un'eleganza senza pari. Basti ricordare il sue «buen retiro» di Li Galli, un'isolotto posto a poche miglia a sud della Costiera Amalfitana. Lì ha passato molti momenti belli della sua vita ricca già così ricca di bellezza. E soprattutto la sua ultima stagione (il ballerino siberiano si è spento nel '93 a Parigi all'età di 55 anni).
Già preda di un male incurabile, Nureyev non rinunciava a godersi appieno la sua «isola felice». Non solo abitandola e vivendola, ma anche coccolandola con lo sguardo durante le sue passeggiate sulla terraferma in quel di Positano.
E proprio domani mattina(5 settembre), nel corso di una cerimonia-spettacolo, il Comune campano ricorderà Nureyev scoprendo un'epigrafe posta proprio nel bel mezzo della passeggiata che si affaccia sulla spiaggia grande.
«Ammantato di splendore e di gloria teatrali/ Rudolf Hametovic Nureyev (1938-1993),/ ogni giorno era solito transitare da questi lidi,/ con passo fermo o fuggevole in un viaggio/ di andata e ritorno, verso la sua Isola de Li Galli». Così recita l'epigrafe che verrà scoperta alle 11. Si tratta di uno dei momenti salienti del Premio Positano «Léonide Massine» per l'Arte della danza. Una cerimonia che non può essere solo ricordo - come spiegano gli organizzatori - ma anche festa e soprattutto happening. Claudia Zaccari, già prima ballerina del Teatro dell'Opera di Roma accennerà alcuni passi di danza. E un manipolo di lettori si alterneranno nella lettura di «Nureyev a Positano: i luoghi della memoria» che Alberto Testa, storico della danza, ha pubblicato nel 2007. Nando Citarella canterà una sua composizione in napoletano: «Voce 'e mare». Un mazzolino di fiori sarà deposto ai piedi dell'epigrafe.

Un'altra danzatrice, Federica Posca, accompagnata dal violino di Carlo Cossu con la «Méditation», di Jules Massenet, staccherà i passi del ricordo e dell'omaggio riverente. Un volo di aquiloni distribuiti sulla spiaggia a tutti i bambini presenti segnerà un segno di speranza su tutti.

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