Camminando tra via Ortica, via Amadeo e via San Faustino, ora è possibile sentire suonare le campane: sono quelle del piccolissimo Santuario dei Santi Faustino e Giovita, detto anche Madonna delle Grazie, che hanno ripreso a scandire le giornate di un quartiere a est di Milano ancora imbevuto di tradizione e storia, insieme ai nuovi loft e atelier che stanno nascendo. Verrà infatti inaugurato, il prossimo 30 settembre, ore 20.30, con la celebrazione eucaristica presieduta da Monsignor De Scalzi, vicario episcopale di Milano, un’illustrazione dell’intervento di restauro e un concerto di violino, il più antico santuario mariano di Milano. I lavori sono iniziati nel febbraio 2008, seguiti con partecipazione e coinvolgimento da tutto il quartiere dell’Ortica fino a Lambrate: i contributi per i restauri, infatti, sono arrivati dalla Fondazione Cariplo, la Fondazione Lambriana, il Comune e dalle persone, che, attraverso le offerte, hanno sostenuto circa il 20 per cento del costo (620mila euro in tutto). La Chiesa, già prima dei lavori, era sempre frequentata: chi metteva fiori freschi, chi accendeva una candela, chi si fermava giusto per dire una preghiera. Un via vai continuo di persone che ora, anche per vedere i risultati del restauro, è aumentato. In tempo di guerra venne chiusa e sconsacrata. Diventò poi un’officina per riparazione auto. Negli anni ’50, però, gli abitanti dell’Ortica insistettero e riuscirono ad ottenere la riapertura. Il Santuario è una presenza positiva nell’area. L’oste del "Gatto nero" dice che «in quella chiesa organizzavamo matrimoni e battesimi. Vent’anni fa abbiamo anche realizzato una cerimonia in costume, con i cavalli, che richiamava l’arrivo di Barbarossa ». Un restauro fortemente voluto e che risulta particolarmente apprezzato, anche dalla Sovrintendenza che lo ha giudicato il migliore nel territorio milanese dell’ultimo anno.«Non ci sono documenti sulla fondazione di questa chiesa fino all’VIIIIX secolo – dice don Luigi Baldi - . Già nel 1865 era stato ipotizzato un intervento di restauro, ma poi non se n’era fatto niente per problemi economici. Il lavoro che abbiamo realizzato è di tipo conservativo e ha riportato alla luce anche affreschi e parti della Chiesa che non si conoscevano ». Un piccolo Santuario alle porte di Milano, in un luogo che già in epoca Romana aveva un uso sacro: fin dai primi secoli dopo Cristo, infatti, nello spazio antistante la chiesa esisteva un cimitero. Via Ortica era la strada per andare a Bergamo e Brescia, e prevedeva un continuo passaggio di persone. Ecco perché la chiesa, in origine, era stata dedicata ai santi Faustino e Giovita, santi lontani dalla tradizione martiriologica ambrosiana, ma patroni di Brescia. È probabile che una prima consacrazione della Chiesa sia avvenuta nel 1370, notizia, però, di cui non si hanno documenti precisi. Esiste, invece, il Liber Cronicus, manoscritto di una seconda consacrazione, avvenuta dopo la completa costruzione della chiesa, nel 1519. Ogni epoca ha lasciato un intervento significativo all’interno del Santuario, e il più rilevante è quello dell’affresco che rappresenta la Vergine con il Bambino in grembo, del XIII o XII secolo: nel 1979 fu necessario staccare l’affresco dal muro e fu scoperto un graffito che fu così decifrato: "Questa immagine è preghiera, o Signore, l’anno 1182 il 12 del mese di aprile, per ottenere la clemenza di Dio", firmato "Silanus" (probabilmente un monaco, forse anche pittore e autore dell’affresco). Il graffito si riferisce all’esilio forzato che Federico Barbarossa ordinò ai milanesi che resistettero troppo duramente al sua assedio. Li mandò alla periferia est di Milano, dove sorgeva la Cappella Stazionaria di San Faustino (allora si chiamava così).
Dopo la vittoria della Lega Lombarda sul Barbarossa, questo gruppo chiese alla Madonna la grazia di ritornare in città e, nel 1183, venne esaudito il loro voto. Nel 1987 il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, ha eretto la chiesa a Santuario mariano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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