Un presepe senza Bambinello Al suo posto c’è l’alieno «Pacifì»

Recita di Natale in una scuola elementare: Cristo sostituito da un marziano. Stessa trama, ma niente simboli religiosi

da Milano

Gesù Bambino, sempre quello. Perché non sostituirlo in corsa? La società postmoderna contamina e consuma, certo non ama la ripetizione. Dunque, ecco l’innovazione, con un pizzico di fantasia, per il Natale non più santo del 2007. Alla scuola elementare Dante Alighieri di Cesano Boscone, un paese alle porte di Milano, hanno sostituito i Vangeli, ormai logori, con una trama che sembra uscita da un romanzo di fantascienza della gloriosa collana Urania. Al posto del Salvatore c’è Pacifì. Anzi, ci sarà, perché lo spettacolo allestito dalle seconde - una sessantina di bambini in tutto fra protagonisti e spettatori - andrà in scena il 20 dicembre.
Chi è Pacifì? Un marziano che sale su un disco volante, atterra sulla terra e porta agli uomini un illuminante messaggio di pace e valori di condivisione, fratellanza e, come nello stile più politically correct, il rispetto per la natura.
A quanto pare, ad attendere Pacifì non ci sarà il bue e nemmeno l’asinello. Anticaglie, spazzate via da questo fumetto intinto nelle solite banalità del luogocomunismo. Non ci saranno neanche, a occhio, i pastori e i magi. Duemila anni di tradizione, che ci si creda o no, cancellati in un colpo solo dalla spazzola della creatività. Potrebbe rimanere, forse per una vaga assonanza col tema del viaggio spaziale, la stella cometa, ma il dettaglio, coreografico, non è confermato. In compenso, ci sarà un tripudio di fiori, conchiglie, animali e altre amenità, a testimoniare che, il racconto della Natività, quando lo si snatura, scolora in favoletta.
Qualche genitore ha protestato, ha chiesto spiegazioni ai dirigenti scolastici, ha fatto notare che l’imperante multiculturalismo non può essere un alibi per riscrivere la nostra storia. E ha osservato che questa volta nessun difensore dell’Islam ha tuonato o si è sentito discriminato. Nulla di nulla. Non importa. Non è cambiato niente. La replica è stata disarmante: in classe c’è il crocifisso, quindi avanti così. Un colpo al cerchio e uno alla botte.
Lo show si farà come è stato pensato. Senza variazioni. O ripensamenti. Quindi senza la mangiatoia, senza Giuseppe e senza la Madonna e pure la paglia. Sarà una bambina, opportunamente mascherata, a prestare la sua voce all’alieno che salverà il mondo.

O, almeno, consegnerà ai piccoli delle seconde le tavole della nuova legge morale.
Chi vuole potrà sempre raccontare la versione tradizionale a casa. Prima di tagliare il panettone e scartare i regali. Babbo Natale, quello non lo tocca nessuno.

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