Presepe vivente: tre cortei fra i carruggi

In «lizza» per il ruolo di Gesù bambino sono in due: un bimbo di 4 mesi della parrocchia dell’Immacolata di via Assarotti e un parrocchiano di sei mesi del Lagaccio. Chi verrà scelto («meglio avere un sostituto, non si sa mai si ammali») diventerà il protagonista del presepe vivente che il 5 gennaio attraverserà il centro di Genova. Sarà un evento imponente: 65 figuranti in costume, tre cortei che partiranno da altrettante chiese per congiungersi a San Lorenzo e raggiungere, accompagnati dall’arcivescovo Angelo Bagnasco, il museo diocesano. Qui, nel Chiostro dei canonici, sarà ricreata la capanna con Gesù bambino. Una voce narrante «guiderà» gli attori, la Cappella musicale della Cattedrale intonerà i canti.
«Faremo rivivere un’importate tradizione» racconta monsignor Luigi Palletti, vicario generale. Il Museo diocesano e l’ufficio Beni culturali della diocesi sono al lavoro perché tutto funzioni. I tre cortei con i magi - raccontano Paola Martini, don Giorgio Venzano e Grazia Di Natale - partiranno alle 15.30 dalle chiese di san Marco al Molo, Nostra Signora delle Vigne e Santi Cosma e Damiano. Quattro gruppi storici cittadini hanno assicurato la presenza di 50 figuranti in costume, un’altra quindicina arriveranno dalle parrocchie. Uno dei Magi sarà un cittadino dello Sri Lanka.
L’ultimo presepe vivente si è visto nel 2000, in cattedrale. «Stavolta valorizzeremo il museo diocesano e tutto il centro storico» spiega don Venzano. Dove vivono anche dei musulmani. «Non abbiamo timori, portare il presepe è portare il mistero della vita - aggiunge Palletti- Cristo per l’Islam è un profeta». Tutti sono invitati a partecipare, l’ingresso al museo diocesano sarà gratuito.
E non c’è solo il presepe.

Le parrocchie del centro hanno riunito le manifestazioni natalizie in un unico programma. Tra gli eventi più attesi, il concerto di Natale del 22 dicembre a San Lorenzo e il discorso di fine anno del cardinale (con canto del Te Deum) il 31 alla Chiesa del Gesù.

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