A che età andare in pensione? Ecco la guida completa con tutti i calcoli

Dalla pensione di vecchiaia a quella anticipata, sono diverse le opzioni per smettere di lavorare. Queste variano in base all'età, alle condizioni del soggetto e ai contributi versati

A che età andare in pensione? Ecco la guida completa con tutti i calcoli

Quando andrò in pensione? Una domanda che spesso ci siamo posti alla quale non è stato sempre facile dare una risposta immediata. Il sistema previdenziale italiano è in difficoltà a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento del tasso di denatalità. In questa situazione è bene comprendere quando si potrà smettere di lavorare in base al quadro attuale.

Vediamo assieme tutte le formule a disposizione per andare in pensione.

Pensione di vecchiaia

La prima opzione per smettere di lavorare è la pensione di vecchiaia. Il decreto ministeriale del 5 novembre 2019 ha confermato che l'età di 67 anni rimarrà valida fino al 2026, in seguito ai rilevamenti dell'Istat che non hanno registrato un aumento della speranza di vita. Al requisito anagrafico si aggiunge quello contributivo di vent'anni di contributi.

Per il calcolo dei contributi sono validi quelli lavorativi e quelli versati per riscatto di laurea, accreditamento gratuito del servizio militare, contribuzione figurativa correlata all'indennità di disoccupazione NASpI e maternità. Grazie all'introduzione del cumulo contributivo gratuito (legge 232/2016), i vent'anni di contributi possono essere raggiunti sommando i contributi versati in tutte le gestioni Inps o anche presso le Casse professionali, purché in periodi non coincidenti. Inoltre, rientrano nel calcolo anche i contributi accantonati in un altro Paese dell'Unione europea o extra europeo, a condizione che esista una convenzione internazionale in materia di sicurezza sociale. Inoltre è prevista anche una pensione di vecchiaia con cinque anni di contributi versati.

Pensione anticipata

I requisiti per la pensione anticipata sono diversi per uomini e donne. Le donne devono aver maturato 41 anni e dieci mesi di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica. Gli uomini devono aver maturato 42 anni e dieci mesi di contributi, anche in questo caso senza alcun requisito di età. La decorrenza della pensione avviene dopo una "finestra" di tre mesi. A partire dal 2025, le "finestre" per i dipendenti pubblici degli enti locali, come Province, Regioni, Comuni, comunità comprensoriali, case di riposo e aziende sanitarie, saranno allungate.

Anticipo con 41 anni di contributi

I requisiti per la pensione anticipata con 41 anni di contributi sono i seguenti: è necessario aver maturato 41 anni di contributi e aver svolto almeno un anno di attività lavorativa prima del diciannovesimo compleanno. Inoltre, per poter accedere a questa pensione, il richiedente deve trovarsi in una delle seguenti "situazioni disagiate":

  • aver svolto uno dei "lavori gravosi" per sette degli ultimi dieci anni o per sei degli ultimi sette anni;
  • essere invalido civile con una percentuale di invalidità di almeno il 74%;
  • prestare assistenza a un parente stretto con handicap ai sensi della legge 104/1992;
  • essere disoccupato a lungo termine e aver già usufruito dell'intero trattamento di disoccupazione spettante

La decorrenza della pensione avviene dopo una "finestra" di tre mesi. Tuttavia, a partire dal 2025, la "finestra" per i dipendenti pubblici degli enti locali sarà più lunga. Nel 2025, la finestra sarà di quattro mesi, nel 2026 sarà di cinque mesi, nel 2027 sarà di sette mesi e nel 2028 sarà di nove mesi. Questa pensione non è cumulabile con redditi da attività lavorativa. È possibile percepire un reddito da lavoro solo una volta trascorso il tempo teoricamente mancante al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata, che sono 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini.

Quota 103

La disposizione di Quota 103 è stata prorogata con modifiche fino al 31 dicembre 2024. I requisiti per accedere a questa pensione sono 62 anni di età e 41 anni di contributi. La pensione viene calcolata con il sistema contributivo, il che generalmente comporta un importo inferiore rispetto al sistema di calcolo "misto". Fino al raggiungimento dell'età pensionabile, l'importo massimo della pensione erogata sarà di 2.394,44 euro, pari a quattro volte il trattamento minimo previsto. La decorrenza della pensione avviene dopo una "finestra" di sette mesi nel settore privato e di nove mesi per i dipendenti pubblici. Fino al raggiungimento dell'età pensionabile, l'assegno non è cumulabile con redditi da attività lavorativa, ad eccezione dei redditi da lavoro occasionale, pagati con ritenuta d'acconto, fino a un massimo di 5mila euro all'anno.

Opzione Donna

Opzione Donna è stata prorogata con alcune modifiche, tra cui un aumento dell'età pensionabile di un anno. I requisiti devono essere stati raggiunti entro il 31 dicembre 2023. Le donne possono accedere a questa pensione con 61 anni di età e 35 anni di contributi. L'età richiesta è ridotta di un anno per chi ha un figlio e di due anni per chi ha due o più figli.

Le richiedenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • essere invalide civili con almeno il 74% di invalidità;
  • prestare assistenza a un parente stretto con handicap ai sensi della legge 104/1992;
  • ssere state licenziate da un'azienda che ha avviato una procedura di crisi aziendale.

La pensione viene calcolata con il sistema contributivo, che di norma comporta un importo inferiore rispetto al sistema misto. La decorrenza della pensione avviene dopo una finestra di dodici mesi per le lavoratrici dipendenti e di diciotto mesi per le lavoratrici autonome.

Dipendenti degli enti locali

Dal 2024, per i dipendenti pubblici degli enti locali (province, regioni, comuni, comunità comprensoriali, case di riposo, aziende sanitarie) cambia il calcolo dell'importo di pensione spettante, con un impatto maggiore per chi alla data del 31 dicembre 1995 non aveva ancora raggiunto quindici anni di contributi.

Dal 2025, cambierà anche la disciplina delle finestre di accesso alla pensione.

Il nuovo sistema di calcolo, che comporta una riduzione dell'importo rispetto al sistema precedente, si applica a coloro che raggiungono i requisiti per la pensione dal 2024 in poi e che vanno in pensione prima dell'età pensionabile, interessando quindi la pensione anticipata e la formula con 41 anni di contributi. Il nuovo sistema di calcolo non riguarda la pensione di vecchiaia. Verificare i contributi versati, le modalità di accesso alla pensione e stimare la futura pensione richiede un'analisi individuale.

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