Il Ministero del Lavoro ha pubblicato gli aggiornamenti delle rendite Inail per il periodo che va dall’1 luglio 2023 al 30 giugno 2024. Complessivamente sono previsti aumenti dell’8,1% rispetto allo scorso anno. Inoltre cresce anche il valore degli assegni continuativi. Ecco tutte le novità in arrivo.
Rivalutazione maxi
Come anticipato, dall’1 luglio, le prestazioni per infortuni e malattie professionali salgono notevolmente nei settori dell'industria, in quello marittimo, in quello dedicato all'agricoltura e in quello dei medici radiologi. Il ministero del Lavoro ha pubblicato all’interno del portale nella sezione pubblicità legale, le informazioni dove vengono esplicitate le delibere Inail 88/2023 e 89/2023 le quali saranno recepite prossimamente da una circolare dell’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.
Rendite
In merito alle rendite la rivalutazione prevede per il settore dell’industria la retribuzione media giornaliera, necessaria per calcolare il massimale e il minimale, a 91,53 euro, mentre fino al 30 giugno la cifra era di 84,67 euro. In relazione a questo aspetto dall’1 luglio i due limiti di calcolo delle rendite diventano in misura annua di 35.696,70 euro, al 30 giugno erano di 33.021,30 euro. Nel settore marittimo, la retribuzione massima annua sale a 51.403,25 euro, mentre fino al 30 giugno era di 47.550,67 euro. Per quanto riguarda comandanti e capi macchinisti si passa da 40.285,99 a 43.549,97 euro per i primi ufficiali di coperta e di macchina, l’incremento va da 36.653,64 a 39.623,34 euro per gli altri ufficiali.
Assegni continuativi mensili
Per quanto riguarda i superstiti, ovvero coniugi e figli, titolari di rendita Inail, per infortuni che sono avvenuti fino al 31 dicembre 2006 e per le malattie professionali denunciate fino a tale data, con grado d'inabilità permanente non inferiore al 65% riconosciuto dall'Inail e per quelli dall’1 gennaio 2007, con grado di menomazione non inferiore al 48%, ci sono delle misure specifiche. Al coniuge fino a morte o nuovo matrimonio spetta il 50% mentre viene erogato il 20% a ciascun figlio fino al diciottesimo anno di età o fino al ventiseiesimo se studenti. La percentuale sale al 40% per ciascun figlio orfano di entrambi i genitori e al 50% per ogni inabile. Per quanto riguarda gli importi spettanti dall’1 luglio 2023 al 30 giugno 2024 le cifre vanno dai 355,14 ai 2.059,02 euro per il settore industria e dai 444,83 ai 2.143,55 euro per il comparto dell’agricoltura.
Rendita continuativa
In merito all’assegno che fornisce una rendita continuativa, la misura integra una somma già percepita dall'Inail. Questa cifra viene erogata in caso d'invalidità che comporta un'assistenza personale ininterrotta per condizioni patologiche specifiche, se già si percepisce questa prestazione, non si ha diritto all'assegno. Questa misura aumenta da 585,51 a 632,94 euro.
Una tantum
Per quanto riguarda l’assegno una tantum, questo viene erogato per contribuire alle spese sostenute nel caso in cui i lavoratori fossero deceduti a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale.
I superstiti devono rispondere a determinati requisiti per ricevere la misura, nel caso in cui non fossero presenti verrà comunque erogata la cifra a chi dimostrerà di aver sostenuto le spese per la morte del lavoratore. Per questa tipologia di assegno l’importo aumenta da 10.742,76 a 11.612,92 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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