I punti chiave
Pensioni più ricche in arrivo nel mese di dicembre. Oltre all’assegno mensile e alla tredicesima, l’ultimo mese dell’anno potrebbe riservare delle sorprese positive con un conguaglio della rivalutazione pensionistica effettuata a inizio 2023. Questa misura potrebbe contribuire ad aumentare l’assegno di tantissimi pensionati. Ecco perché gli arretrati faranno aumentare la cifra previdenziale.
Il conguaglio
Nel mese di dicembre è quindi previsto un conguaglio che verrà calcolato considerando il tasso di rivalutazione definitivo dall'Istat per il 2022 e non quello provvisorio utilizzato dall'Inps. In termini numerici la differenza è dello 0,80%. Il tasso definitivo ammonta all’ 8,1% mentre quello provvisorio al 7,3% e viene utilizzato per l’indicizzazione che verrà applicata a sulle pensioni seguendo le percentuali di rivalutazione introdotte con la legge di Bilancio 2023.
I calcoli
Le pensioni che non oltrepassano il trattamento minimo di quattro volte, quindi di circa 2.100 euro, possono essere adeguate al 100% del tasso. Se viene superata la soglia le percentuali utilizzate cambiano e saranno tra 2.101,53 e 2.626,90 euro verranno adeguate all’85% del tasso, quindi l'aumento sarà dello 0,68%, mentre tra 2.626,91 e 3.152,28 euro saranno adeguate al 53% del tasso, quindi dello 0,424%. Considerando una cifra che va da 3.152,29 a 4.203,04 euro l’adeguamento sarà al 47% del tasso, quindi 0,376% mentre tra 4.203,05 e 5.253,80 euro, si avrà un adeguamento del 37% del tasso, quindi 0,296%. Infine sopra i 5.253,81 euro l’adeguamento sarà al 32% del tasso, che quindi scende allo 0,256%.
Il ricalcolo
Il ricalcolo in questione decorre da gennaio 2023 e quindi riguarderà anche l’accredito degli arretrati di 11 mensilità. Oltre al conguaglio vengono considerati anche i bonus, nel caso in cui si fosse in possesso dei requisiti per riceverlo, e la tredicesima che ha un importo lordo per i pensionati è pari a un dodicesimo per ogni mese di pensionamento effettivo nell'anno di riferimento. In merito al bonus tredicesima, questo ammonta a 154,94 euro e potrebbe essere riconosciuto ai sensi del comma 7 dell'articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020 ai titolari di uno o più trattamenti previdenziali a carico dell'assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive.
Inoltre il requisito per ottenere la misura è quello di avere una pensione lorda annua che non deve oltrepassare quello del trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti che è pari a 7.328,62 euro nel 2023.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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