Scattano da oggi tutte le novità previste dalla legge di bilancio 2023 del governo Meloni in materia di rivalutazione pensionistica.
Adeguamento al 100% per gli assegni di importo inferiore a 2101,52 euro e, soprattutto, aumento delle pensioni minime che avranno un importo di di 571,61 euro per tutti e di 600 euro per le persone di età uguale o superiore a 75 anni. Inoltre in arrivo anche gli arretrati per le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2023 per un totale di 85,2 euro.
Gli aumenti nei cedolini sono frutto della rivalutazione fatta sulla base del tasso di perequazione per il 2023 al tasso di inflazione (fissato al 7,3%) e coinvolgeranno la platea dei pensionati i cui assegni non siano superiori a quattro volte gli importi delle pensioni minime.
La legge di bilancio, difatti, ha introdotto un meccanismo scalare a 6 fasce (di cui avevamo parlato in un precedente articolo de IlGiornale.it) per cui la percentuale di incremento della pensione si riduce con quanto più l’assegno è “alto” in termini di importo.
Pertanto le rivalutazioni saranno, per scaglioni partendo dal 100% per gli importi, appunto, sino 2101,52 euro, per poi scendere all’85% per pensioni tra 4 e cinque volte l’importo del trattamento minimo e via via (53%, 47%, 37%) decrescendo sino al 32% per le pensioni oltre dieci volti (cioè 5.254 euro) superiori alle pensioni minime.
Calcolatrice alla mano, dunque, le pensioni tra quattro e 5 volte l’importo della minima (compreso tra 2.101,52 e 2.627) euro l’aumento sarà non del 7,3 per cento ma dell’85% del 7,3% che significa 6,2% di aumento; pertanto, ipotizzando che il trattamento sia pari a 2500 euro, sul cedolino si avranno di 155 euro in più.
Per i trattamenti oltre dieci volte la minima (sopra 5.254), invece, la rivalutazione sarà del 32% del 7,3% che significa, un incremento del 2,3%; facendo il conto, dunque, una pensione di 5252 euro verrà aumentata di 120,80 euro.
Ora resta il tema del monitoraggio della spesa pubblica legata agli aumenti previsti. "Ho ritenuto necessaria l'istituzione di un tavolo per la riforma delle pensioni, nel cui ambito ho già chiarito la volontà di ripristinare in modo permanente il nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l'andamento del settore, consentendo una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente". Lo ha detto Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso del question time alla Camera. "Ho ritenuto - ha aggiunto - di istituire l'Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico. Il relativo decreto istitutivo è stato sottoscritto da me il 23 marzo scorso e a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale".
Calderone ha assicurato "massima attenzione sulla tematica nella piena consapevolezza che serve un generale miglioramento dell'attuale normativa e una razionalizzazione dei sistemi di accesso alla pensione che favoriscano l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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