Pensavate davvero che il male della primavera fossero le allergie e i repentini cambi di temperatura nell'arco della stessa giornata? Sì? Beh, vi sbagliavate. Tra gli alberi in fiori, il cielo azzurro e il sole, si annida un nemico ben più terribile. Il look della gente per strada. Ci avete mai fatto caso? Non si capisce come e perché, ma a primavera viene fuori il Picasso che è in noi. A parte le terribili calze color carne - di cui abbiamo già ampiamente dissertato - le strade delle nostre città, anche di quelle che si credono più glamour e raffinate, pullulano di abomini capaci di fare rivoltare Coco Chanel nella tomba, di ispirare a Karl Lagerfeld le più lapidarie invettive (e lui, si sa, in questo è maestro), di spingere i più illuminati designer della moda a ritirarsi dalla passerella per disperazione.
Cosa succede? È colpa della pressione che si abbassa? Di qualche prima insolazione? Del polline che vi fa starnutire continuamente e perdere l'orientamento mentre cercate nel vostro armadio? Ditelo, raccontatecelo. Cerchiamo insieme di trovare la quadra. E mentre voi pensate a quale può essere la causa che vi porta a vestire senza un criterio uno, come se vi foste rotolati a casaccio dentro l'armadio, stiliamo una lista dei Fashion monsters di primavera, che possa essere per voi una guida, un faro nella nebbia quando rantolate alla ricerca di abiti e accessori da indossare, prima di andare in ufficio o prima di uscire per l'aperitivo.
- Gli uomini hanno un problema. Se non hanno una fidanzata a cui affidare chiavi, cellulare e portafoglio, vanno in crisi e si confondono. "E le chiavi dove le metto?". Ad aprile, poi, quando non hanno più un cappotto nelle cui tasche stipare tutto, la confusione aumenta e talvolta si risolve con un'idea "brillante": marsupio o borsello. Ecco, no. Nessuno dei due. Anche i pantaloni hanno tasche. Arrangiatevi.
- Gli infradito di gomma con gli shorts e la felpa sopra. Come le turiste tedesche in giro per Roma. (N.B. Gli infradito in città non dovreste metterli nemmeno in estate. Mai mai e poi mai, neanche se l'asfalto vi si sta sciogliendo sotto i piedi)
- Le calze velate con le sneakers. Le calze velate con le ballerine. Le calze velate. Punto.
- Collant color carne, minigonna e décolleté nere.
- Il piumino smanicato (ci stiamo ancora domando che utilità abbia un capo che per antonomasia deve tenere caldo e invece no, non ha le maniche) con la T-shirt. Qualche stolto osa pure la pashmina ben arrotolata al collo.
- Le ballerine con il fantasmino, che tanto fantasmino non è perché si vede.
- Gli stivandali. Un’ibrida creatura mitologica a metà strada tra i sandali e gli stivali, come il Centauro era metà uomo e metà cavallo. Per questa primavera gli stivandali si sono evoluti nella variante suede laserato effetto pizzo.
- I leggings usati al posto dei pantaloni.
- Il coprispalle
- I sandali quando non vedete la pedicurista dallo scorso Ferragosto.
- Va bene che la moda ha sdoganato il mix and match di stampe, ma Santo cielo, non esagerate! Guardatevi prima di uscire, altrimenti è un attimo che vi trovate a fare la ballerina in una sfilata del Carnevale di Rio.
- E poi ancora, in ordine sparso: shorts e stivali, piumino e sandali, minigonna e Camperos, canottiera e ankle boots con fodera di montone.
Lo sappiamo, è difficile.
Soprattutto perché la colonnina di mercurio è sempre indecisa. Ma fatevi e fateci un favore, tenete sempre bene a mente la saggia locuzione latina: "In medias res stat virtus". E guardatevi allo specchio prima di uscire, è solo questione di buon gusto.
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