Primavera veneziana nell'albergo più amato dai vip e dal cinema

Le mostre a Palazzo Fortuny sono l'occasione per scoprire l'hotel «Al Sole», vero gioiello ospitato in un palazzo del Cinquecento in stile gotico. Un luogo incantato, scelto dal mondo della politica, dell'arte e della cultura per risiedere e per dare feste e cene esclusive

È una primavera ricca di appuntamenti culturali quella veneziana. Le mostre «Samurai» e «Francesco Candeloro. Città delle città», entrambe in corso a Palazzo Fortuny, richiamano tanti visitatori amanti del bello e dell'arte. Che proprio per questo si troveranno perfettamente a loro agio all'hotel Al Sole, uno dei più belli e accoglienti della città lagunare. L'hotel è ospitato in un palazzo costruito ai primi del Cinquecento sui resti di un antico monastero dalla famiglia Marcello, la cui storia è documentata dal lontano 982 quando due loro componenti firmarono, insieme ad altri maggiorenti, l'atto di donazione dell'isola di San Giorgio ai Benedettini. L'edificio è caratterizzato da una facciata in stile gotico che conserva i rosoni, le colonne, i capitelli e le travi a vista originali. Diversi stemmi con la frase provenzale «Los en crossant» (l'acqua che cresce) lasciano pensare a un forte legame con il condottiero e umanista Jacopo Antonio, che questo motto se lo era visto concedere da Renato d'Angiò ,che gli era amico e che lo fece uno dei 18 membri originari dell'Ordine del Crossant, poi Ordine di San Luigi e tuttora esistente come Legion d'Honeur, e che ne onorò lo stemma alla fine del Quattrocento con un cimiero rappresentante una leonessa che regge un sole a raggi, insegna che oggi costituisce il logo dell'Hotel «Al Sole».
Trasformato progressivamente in hotel dal 1951, l'edificio è situato adiacente al Ponte Marcello, con accanto la Calle degli Spiriti e l'omonimo piccolo campiello chiuso da case in cotto che conservano la antica architravatura in legno. Vi si affaccia pure una testa di marmo che forse è all'origine del nome degli «Spiriti» e che rende l'atmosfera inquietante. Sempre in prossimità del palazzo si trova la Scuola Grande di San Rocco, dove è conservato l'importante ciclo di opere di Tintoretto e la maestosa Basilica dei Frari, la cui storia affonda le radici nel secondo decennio del 1200 quando i primi frati, seguaci di San Francesco d'Assisi, giunsero a Venezia.
L'Hotel «Al Sole» gode di una posizione ottimale tra calli e campielli, tra i tipici bacari (le osterie di Venezia così chiamate in onore del dio Bacco), ristorantini, botteghe , librerie frequentate da studenti e professori della vicina Università Ca' Foscari e il vivace campo Santa Margherita, tra i più belli e grandi del centro storico, che accoglie l'allegra vita serale dei giovani veneziani, tra locali , iniziative culturali e artistiche.
Dopo un attento restauro delle parti comuni, l'hotel «Al Sole» ha riaperto l'ingresso principale per tornare ad offrire il suo tradizionale servizio di qualità, cordiale e discreto che fa sentire gli ospiti come nella loro casa. Gli ambienti comuni sono distribuiti tra la hall e varie sale che possono accogliere eventi e cene di gala nonché il delizioso giardino interno (vero privilegio per un albergo a Venezia ) dove godere le prime colazioni estive e gustare la quiete con unici aperitivi. Gli interni sono arredati con semplicità, cura e attenzione dei particolari, pensati e realizzati nel tipico stile veneziano antico, con i tessuti che ricordano l'ordine gotico nei colori e la testata dei letti con lo stemma del Sole. Le 60 stanze sono ampie e confortevoli con sistemazioni classiche, superiori, e junior suite. In alcune stanze si possono trovare antiche colonne e capitelli originali del Quattrocento. L'Hotel si distingue per una clientela di alto livello: gli ospiti sono personaggi del mondo politico internazionale, della cultura, della diplomazia e della nobiltà europea. Nel giardino si possono pure allestire cene, come di recente ha fatto l'artista russo Alexander Ponomarev, che vi ha festeggiato il suo compleanno invitando alte cariche politiche russe in occasione dell'installazione del suo famoso sottomarino nel Canal Grande. Vi sono anche state girate scene di numerosi film. Il più recente, un documentario girato da una troupe coreana.

Di qualità anche il ristorante Ribò, anch'esso dotato di un bel giardino interno, che propone sia piatti tradizionali veneziani sia ricette innovative. Nella cantina di qualità spiccano i vini di casa de Conte Marcello: un Merlot doc, un Cabernet doc, un Prosecco igt, un Raboso Rosato igt e un Sauvignon igt.

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