
Sarà un luogo dove sconteranno la pena, ma dove nel frattempo saranno affiancati da psichiatri, dove faranno sport, dove dovranno imparare cosa sono e che valore hanno le regole, dove i laboratori creativi si alterneranno alle cure di cui hanno bisogno. Ha sede a Casteggio in provincia di Pavia e potrà accogliere i primi 12 ragazzi con disagio psichico, la prima comunità sperimentale socio-rieducativa per minori oggi detenuti nel carcere minorile in esecuzione penale o in misura cautelare ma con polidipendenze o con problematiche comportamentali. È il primo progetto di questo tipo in Italia. Nelle prossime settimane saranno attivati due ulteriori istituti sempre in Lombardia, a Como e Brescia, che accoglieranno 12 soggetti ciascuno, per complessivi 36 utenti. Nelle tre strutture, ad alta integrazione sanitaria, sarà possibile coniugare le esigenze educative con quelle di giustizia e di salute. Il modello clinico adottato integra un approccio psicologico, neuropsichiatrico e riabilitativo, con attività che spaziano dalla psicoterapia individuale e di gruppo fino a laboratori creativi, educazione alla legalità e attività sportive. Inoltre, è prevista una collaborazione con l'Università di Bologna per lo studio dei contesti di vita dei ragazzi attraverso un approccio antropologico, al fine di personalizzare al meglio i percorsi terapeutici.
«Alle chiacchiere di chi ci ha preceduto rispondiamo con i fatti: nuovi strumenti contro le baby gang introdotti dal decreto Caivano, tre nuovi istituti penali per minori che saranno disponibili entro l'estate, a Rovigo, Lecce e L'Aquila, tre nuove comunità dove accogliere giovani problematici - ha detto il senatore Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato alla Giustizia, presentando ieri l'iniziativa - Grazie a queste iniziative il nostro Paese è sempre più avanguardia in Europa nella prevenzione e nel contrasto della devianza minorile». La sperimentazione è stata resa possibile grazie a un investimento di 2,52 milioni di euro, con una compartecipazione alla tariffa giornaliera di 320 euro al giorno, tra il Ministero della Giustizia per il 40% e Regione Lombardia (60%). La prima comunità di Casteggio, gestita dall'ente Recovery for Life, è già operativa. L'iniziativa risponde alla necessità di accogliere quei ragazzini, per lo più minori stranieri e non accompagnati, provenienti dal circuito della giustizia minorile per fare fronte alla carenza di strutture idonee, che non permette ai soggetti più problematici di ricevere un'adeguata assistenza per attuare un vero progetto di recupero. «Questo progetto conferma la volontà della Regione di investire su un sistema inclusivo, capace di restituire ai ragazzi nuove opportunità di crescita e reinserimento nella società - ha commentato l'assessore al Welfare Guido Bertolaso - all'interno di quelle che sono le azioni che quotidianamente portiamo avanti nell'ambito della problematica più ampia del disagio giovanile che vogliamo contrastare in tutti i modi». «Da anni stiamo lavorando alla costruzione di un sistema di welfare penale che garantista ai giovani sottoposti a provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria non solo una seconda possibilità, ma anche concrete opportunità di inclusione», ha evidenziato l'assessore alla Solidarietà sociale, Elena Lucchini.
«Il nostro impegno ha sottolineato anche l'assessore alla Forazione e al lavoro Simona Tironi è lavorare sul tema istruzione non solo per garantire il monitoraggio della continuità scolastica ma anche per offrire a questi ragazzi nuove opportunità per imparare un mestiere. Un sistema di valori e competenze che consentirà loro, una volta usciti, di inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.