Primo sì Alte cariche e ministri più protetti: impossibile processarli

RomaIl primo sì arriva dalla commissione Giustizia del Senato. Il Lodo Alfano coprirà con uno scudo processuale premier e ministri oltre al presidente della Repubblica, per evitare una «disparità di trattamento». E varrà anche per i «fatti antecedenti all’assunzione della funzione», come è già previsto per il capo dello Stato.
Il parere favorevole alla modifica del testo di legge costituzionale viene condizionato, appunto, al fatto che siano «congelati» temporaneamente anche i processi per reati precedenti all’assunzione dell’incarico e al fatto che l’interessato possa decidere di non «avvalersi» della protezione. Questo, spiega il presidente della Commissione Filippo Berselli (Pdl), perché «quello della difesa è un diritto tutelato dalla Costituzione». Quanto alla modifica, precisa che si tratta solo di ribadire un concetto già espresso chiaramente al momento di presentare la legge. Quello secondo il quale, come per il presidente della Repubblica, anche per il presidente del Consiglio e per i ministri il «sereno svolgimento delle funzioni» che si intende tutelare, «prescinde completamente dalla circostanza che i fatti che hanno originato un processo a loro carico siano antecedenti o meno all’assunzione delle rispettive funzioni».
Il provvedimento che sostituirà il Lodo Alfano con legge ordinaria, bocciato un anno fa dalla Consulta (rispetto alla quale include i ministri e tiene fuori i presidenti di Camera e Senato), ha un iter tracciato dalla norma-tampone del legittimo impedimento, varata proprio in attesa del Lodo costituzionale. E questa, che ha una durata di 18 mesi, decadrà nell’ottobre 2011. Sempre che prima la Corte costituzionale non accolga i ricorsi presentati e la annulli.
Il parere della commissione Giustizia, approvato a maggioranza, andrà alla commissione per gli Affari costituzionali, che sta esaminando il provvedimento a Palazzo Madama. In quella sede oggi alle 13 è fissato il termine per presentare gli emendamenti, che saranno esaminati nella seduta plenaria già convocata per le 14.30.
Per il Pd è «sconcertante» l’estensione dello scudo a nuovi destinatari e per fatti precedenti all’incarico governativo. «Quelle che si cercano di far passare - dice la capogruppo Donatella Ferranti - come iniziative personali di Berselli poi sono votate senza batter ciglio dall’intera maggioranza. Il solito trucchetto».
Anche l’Idv attacca.

«Siamo all’uso spregiudicato della Costituzione, umiliata, derisa e piegata alle esigenze processuali dei furbi di Stato», dichiara il capogruppo alla Camera Massimo Donadi.
Ma per il Pdl «non si tratta di un parere politico», bensì di risolvere «un problema dal punto di vista istituzionale e costituzionale».

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