Il crowdfunding per restaurare il Chiostro di Santa Caterina a Napoli

Il crowdfunding per restaurare il Chiostro di Santa Caterina a Napoli

Il crowdfunding può funzionare quando da finanziare c'è il progetto di riqualificazione di un'opera d'arte? Non sempre lo Stato ha le risorse da dedicare alla valorizzazione del proprio progetto artistico. E la partecipazione di tutti alla salvaguardia dei monumenti può essere la soluzione.

Utilizzato per finanziare le attività più disparate, che siano documentari, libri o reportage, il crowdfunding si basa su un'idea semplice e rivoluzionaria: che tante piccole somme messe insieme, da donatori interessati a una causa, possano costituire la somma necessaria a portare a termine progetti ambiziosi.

Su questo assunto si basa un progetto, MADE IN CLOISTER, nato a Napoli. L'obiettivo è quello di restituire alla comunità il Chiostro di Santa Caterina, gioiello del centro storico partenopeo, e trasformare un luogo abbandonato in un punto d'attrazione per l'economia locale, per cultura e artigianato.

Nato da un'idea di Davide de Blasio e Rosa Alba Impronta, il progetto ha già radunato una fitta rete di sostenitori. Tra i nomi noti che hanno contribuito al progetto lo scomparso cantante Lou Reed, Patti Smith, l'artista Mimmo Paladino e Harry Pearce, capo della società di comunicazione Pentagram.

538em;">Per far partire il progetto servono 89mila euro. Lo scorso 19 novembre la campagna di crowdfunding ha fatto il suo debutto sulla piattaforma più nota tra quelle esistenti, Kickstarter. Da allora sono già stati raccolti oltre 42mila euro. Resta fino al 31 dicembre per coprire quanto manca della cifra.

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