Provincia attacca il Comune: «Non lasci fuori la notte i 79 rom di Capo Rizzuto»

Don Virginio Colmegna, responsabile della Casa della Carità, chiede di mantenere aperta la struttura della Protezione civile di via Barzaghi per i rom sgomberati dal campo di via Capo Rizzuto anche oltre la scadenza di domenica. Ma il Comune, per bocca dell'assessore alla Sicurezza, Guido Manca, risponde dicendo che Palazzo Marino non può fare di più. E la Provincia di Milano accusa il Comune di sostanziale disinteresse per il problema nomadi. «Il Comune ha fatto tutto ciò che doveva fare. Oltre non si può pensare di andare - ha detto Manca in relazione alla richiesta venuta da don Colmegna -. Ovviamente l'assessorato ai Servizi sociali, come ha sempre fatto, è disponibile a interessarsi ai casi di minori e donne presenti ora in via Barzaghi».
L’assessore provinciale Francesca Corso, con delega alla Protezione civile, polemizza con il Comune: «Occorre dare più tempo alla politica e permettere alla Prefettura di procedere nel delicato compito di annodare il filo del dialogo tra le istituzioni - afferma -. La proroga dei termini d'accoglienza, che scadrà lunedì mattina, dovrà essere considerata come elemento determinante per raggiungere l'obiettivo di una soluzione compatibile con legalità e i diritti di cittadinanza». Palazzo Marino, prosegue Corso, «decida cosa vuol fare dei 79 nomadi, di cui 36 bambini, sgomberati dal campo di via Capo Rizzuto.

La Provincia interverrà offrendo supporto logistico e sostegno alle iniziative della Casa della Carità fornendo un tendone dove si svolgono attività ricreative e di ristorazione, servizi igienici, docce, lavabi e brandine per il riposo notturno, e chiede al Comune di non essere assente e di collaborare per trovare una soluzione positiva al problema».

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