Quei furbetti della maturità in linea diretta con l’Australia

Si narra di genitori svenuti davanti a bollette dal costo stratosferico. Tutta colpa di misteriose telefonate in Australia. Prefissi intercontinentali con una sfilza di numeri che dall’Italia balzavano acrobaticamente fino ad arrivare - non a caso - proprio nella patria dei canguri. Unica traccia: le chiamate risultavano eseguite alla vigilia della prima prova scritta dell’esame di maturità.
Le famiglie degli studenti per prima cosa pensarono alle hot-line, una di quelle linee a luci rosse che, in cambio di qualche porno-sospiro, ti dirottano in Paesi lontani facendoti spendere un capitale. «Confessa sporcaccione! - urlò infatti un papà al figlio -. Per scaricare la tensione dello scritto di italiano, hai fatto una telefonata all’899-899-899...». «Ma quale 899... - rispose il maturando -. Ho chiamato un collega italiano che sta facendo l’esame a Sydney...».
Già, perché - complice il fuso orario - nelle scuole italiane in Australia, la maturità comincia con un giorno di anticipo rispetto all’Italia. Di conseguenza, quando nel nostro Paese si aprono le buste con le tracce del tema di italiano, laggiù (o lassù) in Australia quelle stesse tracce le conoscono ormai dal giorno prima. Ergo, se uno dall’Italia telefona in Australia, si potrà far dire le tracce in anticipo. E così, il giorno dopo, arriverà a scuola con il tema già svolto. Il discorso - in teoria - non fa una grinza. Peccato, però, che sia tutta una bufala. Dall’ambasciata italiana a Sydney lo ripetono da anni: «Cari ragazzi, è inutile chiamarci...». Ma l’appello cade nel vuoto. Ogni anno la pantomima si ripete. Puntuali voci incontrollate sulle anticipazioni delle tracce ministeriali si rincorrono su Internet, anche se in realtà la regolarità dell’esame non è mai stata messa in discussione, come conferma la polizia postale che sorveglia la Rete. Nonostante ciò Skuola.net, sito di riferimento per i maturandi, continua a rilevare la diffusione di leggende metropolitane secondo cui sarebbe possibile venire a conoscenza dei compiti d’esame prima della fatidica apertura delle buste chiuse provenienti dal ministero. Per questa ragione la polizia postale ha lanciato la campagna di sensibilizzazione «Maturità al sicuro», con l’obiettivo di debellare il fenomeno ed evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta. L’iniziativa «antibufale» si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione. Così ieri è stato rilasciato in Rete un filmino realizzato da giovanissimi video-maker che smentisce con ironia le principali leggende metropolitane che ruotano attorno all’esame di maturità e invita, attraverso l’appello della polizia, a diffidare da chi dichiara di conoscere in anticipo le tracce d’esame.
«La notte che precede l’esame - spiega Daniele Grassucci, del portale Skuola.

net -, il popolo degli insonni e disperati arriva a contare oltre 60.000 connessioni, nella speranza di conoscere le tracce con qualche ora di anticipo».
Molto meglio, invece, dormirci su. Magari sognando California. Altro che Australia...

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