Mi ha incuriosito molto (e buttato improvvisamente in un indimenticabile passato professionale) larticolo di Remigio Vergellino su Monsignor Andrianopoli, direttore negli anni 40 del «Cittadino».
Un tuffo in un passato giornalistico mitico e indimenticabile: perché anche chi scrive ha vissuto molti anni (quelli successivi alla direzione di Monsignor Andrianopoli) come collaboratore fisso del giornale cattolico. E varrebbe la pena (ma da scrittori ben più autorevoli del sottoscritto e forse addirittura da qualche storico importante) ricordare quegli anni di giornalismo genovese.
Eravamo tutti giovani, ma cera in noi quellentusiasmo, quella voglia di fare, quella spinta verso una ricostruzione, anche giornalistica, dopo il disastro della guerra. Dopo la gestione di Andrianpoli il «Cittadino» cambiò direttore e titolazione e riprese quella antica di prima del secondo conflitto mondiale, appunto «Il Nuovo Cittadino».
La sede era in via Serra, nobile strada di antico splendore e il nuovo direttore si chiamava Luigi Vassallo. Era un uomo di Taviani e dirigeva già il «Corriere del Pomeriggio» settimanale del lunedì.
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