Quella scia di violenza che spaventa Milano

Negli ultimi tempi, ma anche solo nell’ultimo mese, l’escalation di stupri è stata tale che non richiede un grande sforzo farne un elenco o ricordare gli episodi principali.
Il più terribile - perché la vittima è una tredicenne - riguarda l’episodio che la polizia ha nascosto per ben venticinque giorni, cioè fino a quando il colpevole non è stato fermato. Si tratta dello stupro di una studentessa che, di ritorno dal supermercato, in viale Monte Nero, incontra nell’androne di casa Luca Terranova, 31 anni, incensurato. L’uomo la violenta nelle cantine del palazzo anche se lei lo implora, mentendogli sulla sua età: «Ho 11 anni» gli dice. Lo stupratore verrà incastrato il 7 maggio dai fotogrammi delle telecamere del metrò di Porta Romana. E viene riconosciuto anche da un’altra delle sue vittime, una 45enne che Terranova aveva violentato il 25 gennaio scorso in pieno centro, zona via Manzoni. È uno stupratore seriale? Il procuratore aggiunto Pietro Forno non lo esclude. È stato proprio lui, il magistrato, a diffondere un dato agghiacciante: dal 24 aprile, tra la città e la provincia di Milano, si sarebbero consumati ben 26 episodi di violenza sessuale, di cui sette su minori. Naturalmente si parla di casi denunciati alle forze dell’ordine. Le vittime hanno dai 13 ai 66 anni.
Il 26 aprile, lo stesso giorno in cui una 42enne impiegata di uno studio legale, venne seviziata ad Affori nel parco di villa Litta (un caso particolarissimo, sia nella dinamica sia per la violenza con cui si è verificato), una ragazza di 25 anni venne aggredita all’uscita dal metrò di Lambrate, in piazza Bottini. Un pregiudicato italiano di 44 anni, infatti, l’aveva spinta in un angolo facendola cadere e si era abbassato i pantaloni. Inorridita la giovane si era messa a urlare, riuscendo in questo modo ad attirare l’attenzione dei passanti che avevano bloccato lo stupratore fino all’arrivo della polizia.
Sempre quel giorno, e sempre in piena mattinata, il terzo caso, in via Bruzzesi, al Giambellino. Una signora di 66 anni stava passando sul pianerottolo del proprio appartamento quando è stata aggredita da uno sconosciuto armato di pistola. L’uomo l’ha spintonata costringendola a rientrare in casa, dove le ha sottratto 30 euro e poi le ha strappato di dosso la fede e una catenina d’oro.

Dopodiché il peggio: l’aggressore ha obbligato la sua vittima ad andare in camera da letto, quindi l’ha buttata sul letto cercando di iniziare a palpeggiarla. Fortunatamente la 66enne è riuscita a ribellarsi; si è divincolata, ha lottato con tutte le sue forze finché l’uomo ha desistito, ed è fuggito. Ma la donna è ancora in ospedale. Sotto choc.

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