Quell'apostrofo di troppo che fa scatenare il web contro Roberto Saviano

Lo scrittore scrive "qual'è" al posto di "qual è" e divide i suoi fan tra chi gli concede la "licenza poetica" e chi lo critica. E lui risponde: "Continuo ad usarlo come faceva Pirandello"

Quell'apostrofo di troppo che fa scatenare il web contro Roberto Saviano

Un apostrofo di troppo e l'account Twitter di Roberto Saviano diventa un caso. Qualche giorno fa, in un post dello scrittore si leggeva: "Khadz Kamalov, un giornalista coraggioso, è stato ucciso. 70 giornalisti russi uccisi in Russia. Qual'è il peso specifico della libertà di parola?".

Quel "qual'è" - subito corretto - ha scatenato critiche da ogni dove. "Poi qualcuno dica a chi gestisce il tuitter di Saviano che in qual è non va l'apostrofo. Non sono un purista,anzi,ma un guru è un guru", scrive Francesco Longo, mentre l'ex direttore del Sole24ore e del Tg1, Gianni Riotta difende il collega: "Io ho sempre scritto qual è elidendo e ma la posizione di Fochi, Saviano e Fallaci di apostrofare è ammessa da studiosi e grammatiche". 

Saviano prova a metter fine alle polemiche scherzandoci su con un altro tweet: "Ho deciso, continuerò a scrivere qual’è con l’apostrofo come Pirandello e Landolfi". E c'è anche chi si chiede se non si sia passato il limite, come Marta Casadei che scrive: "L'errore di Saviano su Twitter diventa materia di disquisizione giornalistica. Forse si sta esagerando.

Forse per un apostrofo è eccessivo..."

Non è la prima volta che un personaggio famoso viene bersagliato per un errore grammaticale o sintattico. È lo scotto da pagare quando ci si relaziona senza filtri con il proprio pubblico.

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