«Questi giudici entrano nei nostri letti»

«Dove sta il reato di una “fellatio consensuale”? O Woodcock ha scoperto l’acqua calda o è vittima di puro voyeurismo da prima pagina perché la sua inchiesta riguarda nomi famosi. Mi candido a testimoniare». Vittorio Sgarbi interviene così nel dibattito sulle intercettazioni effettuate nell’ambito dell’inchiesta su Vittorio Emanuele, e che hanno portato a galla le presunte frequentazioni «piccanti» con Sottile. «Con tutto questo che si può facilmente immaginare - dichiara Sgarbi in un comunicato - Sottile rappresenta certamente un centesimo rispetto a ministri, sottosegretari ed ex direttori Rai. Vogliamo arrestarli tutti? Perché Woodcok non allarga la sua inchiesta a loro? Il tutto è abnorme e disgustoso».

Quanto alle intercettazioni riportate sui giornali l’ex sottosegretario alla Cultura si domanda: «Perché dobbiamo buttare ingenti cifre per intercettazioni di due anni che hanno portato alla pubblicazione di quanto poco nobile sia l’animo umano e dei rapporti sessuali intercorsi tra politici e aspiranti starlette televisive consenzienti?».

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