«Questi sono i frutti della campagna d’odio»

«Questi sono i frutti della campagna d’odio»

(...) e alle istituzioni, ma direttamente a tutto il Pdl e alla sua presenza sul territorio cittadino». Ad aprire la lettera è stato Toti: «C’era un proiettile, un testo contro Berlusconi e un riferimento alle nuove brigate rosse. Ho immediatamente chiamato la Digos. Lettere con attacchi contro Berlusconi già in passato erano arrivate ma mai un proiettile: si tratta di un attacco alla democrazia, al nostro presidente e alla presenza del Pdl nel territorio romano e nel nostro municipio». «Siamo certi - concludono Toti e Cantiani - che il Presidente del Consiglio non si lascerà intimidire e, con l’auspicio che le forze dell’ordine facciano immediatamente chiarezza su questo gravissimo atto, gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza».
Molti i messaggi di solidarietà a Berlusconi e di preoccupazione giunti per tutto il giorno al premier. «Un atto indegno - dice il capogruppo Pdl del Comune di Roma, Dario Rossin - che mina le basi del confronto politico e che va contro ogni istituzione democratica. È inaccettabile che qualcuno si ostini ad alimentare l’allarme e l’odio nei confronti del governo. Auspico che venga fatta presto chiarezza su chi si cela dietro questo atto becero e vigliacco e rinnovo al presidente del consiglio Silvio Berlusconi tutta la mia solidarietà». Angosciato il consigliere del Pdl Francesco De Micheli: «La follia di chi si affida ancora oggi a minacce e intimidazioni preoccupa e lascia basiti. La lettera minatoria al premier Silvio Berlusconi non è solo un atto vigliacco che deve essere ampiamente condannato ma anche un attacco alla democrazia e alle sue istituzioni, tanto nazionali quanto locali. Sono certo che le forze dell’ordine, già impegnate, faranno presto luce su questa faccenda inquietante». Di campagna di odio parla il vicecoordinatore regionale del Pdl Alfredo Pallone, secondo il quale «la solita sinistra con i suoi comportamenti antidemocratici fomenta le piazze contro il governo e il premier Silvio Berlusconi. A questa si aggiungono i soliti tele-predicatori, pagati dai contribuenti, che arringano le folle e incitano all’odio e alla violenza. Episodi deprecabili come quello di oggi sono la conseguenza di questa campagna di disinformazione politica che sta gettando il paese nel baratro. Hanno perso le ultime elezioni e di questo passo continueranno a perderle». «È preoccupante - dice Giordano Tredicine, vicecapogruppo del Pdl, che ha fatto un sopralluogo in via Britannia - che si continui ad alimentare un clima di odio politico e di tensione nel paese con azioni che puntano a creare un clima di profonda avversione e di intolleranza. Mi auguro che le forze dell’ordine facciano subito chiarezza su questo gravissimo atto e sono sicuro che il Presidente del Consiglio non si lascerà intimidire».

«Purtroppo questi gesti iniziano a diventare, soprattutto su Roma come è accaduto anche a me durante la campagna elettorale, un fatto costante e inquietante», si duole Enrico Folgori, presidente vicario del gruppo Pdl in Provincia.

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