Comunicato Stampa
Nuovi alloggi per gli studenti fuori sede. Sono 15 appartamenti in via Ponale gestiti dall'azienda di edilizia residenziale Aler che verranno ristrutturati dall'Università Milano-Bicocca. È stato firmato questa mattina l'accordo dal rettore dell'ateneo Marcello Fontanesi e dal presidente di Aler Loris Zaffra. Una volta risistemate le case potranno ospitare una trentina di studenti. Sale così a 600 il numero dei "posti-alloggio" destinati agli studenti fuori sede.
Gli alloggi sono molto vicini al Campus Bicocca, si tratta di miniappartamenti concessi in affitto a canone agevolato, la cifra in media è sui 300 euro mensili.
A lavori ultimati, la conclusione è prevista nei primi mesi del 2010, i posti letto disponibili saranno trenta.
Il commento del rettore Marcello Fontanesi: «È un accordo strategico per la nostra Università perché ci consente di incrementare la nostra offerta residenziale caratterizzando sempre di più il Campus Bicocca come un vero e proprio quartiere universitario capace di offrire molti servizi, come era negli intenti al momento della fondazione. L'aver aumentato la capacità residenziale, che proseguirà con un programma serrato nei prossimi anni grazie alla collaborazione del Comune e di Aler, ci permette di rafforzare, ad esempio, le politiche di internazionalizzazione che abbiamo intrapreso da tempo. Per attirare studenti e talenti dall'estero, infatti, bisogna anche poter offrire loro un'adeguata sistemazione». Ecco invece cosa ha sottolineato Loris Zaffra, presidente di Aler: «Siamo soddisfatti di poter offrire agli studenti dell'Università Bicocca un tetto per la loro residenza a Milano. La consegna degli alloggi all'Università, rappresenta l'impegno di Aler a trasformare le parole in fatti. Grazie alla richiesta di Aler a Regione possiamo utilizzare gli alloggi sottodimensionati, esclusi dall'edilizia residenziale pubblica e che quindi non potrebbero essere assegnati, per progetti speciali come questo, nato dalla collaborazione con l'Università Milano-Bicocca. Oltre ad offrire un servizio agli studenti, utilizziamo gli alloggi altrimenti sfitti per via delle ridotte dimensioni, preveniamo le occupazioni abusive e creiamo nei quartieri il mix sociale». È il primo risultato di un lavoro iniziato cinque anni, come spiega l'assessore alla Casa Gianni Verga: «Abbiamo ottenuto aree standard a costo zero per l'edilizia residenziale universitaria poiché questo è da considerarsi un servizio. Abbiamo, poi, messo a disposizione delle università, oltre ad un primo stock di aree, ex edifici scolastici abbandonati per realizzarvi alloggi necessari agli studenti fuori sede (e per il quale si è ottenuto anche un finanziamento di circa 50milioni di euro dal ministro Gelmini).
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