«Per il quinto anno primi per sostenibilità»

Lisbona È arrivata l’ora delle crossover convinte. Adesso tocca alla Bmw Serie 5 Gt, che è un po’ berlina, un po’ coupé e un po’ Suv: un cocktail che non si sbilancia con decisione verso nessuna delle tre tipologie di auto ma che, formalmente, intende trovare un punto d’incontro tra le motivazioni passionali e razionali che ispirano le motivazioni d’acquisto. Come può capitare in altri casi, il mix forse lascerà perplesso qualcuno ma nel settore Premium, in cui si colloca la Serie 5 Gt, l’originalità dell’aspetto e la versatilità offerta da questa nuova Bmw faranno valere i loro effetti. A dispetto dell’ambizione di presentarsi come una coupé, dovuta sia al padiglione spiovente sia alle porte senza cornici per i finestrini, la 5 Gt si presenta con una personalità autorevole quanto quella di un’ammiraglia e una corporatura che si avvicina a quella di una Suv di grossa taglia per effetto dell’altezza.
Le dimensioni, poco mimetizzate dall’originale design esterno caratterizzato dai tratti decisi, si riflettono nell’abitacolo determinando una notevole quantità di spazio sia per chi siede posteriormente sia per la zona di carico.
Quest’ultima, accessibile da un tradizionale portellone o da un piccolo cofano posto sotto il lunotto, può essere isolata completamente dall’abitacolo, grazie a una paratia posta dietro la selleria e alla cappelliera che sigilla il bagagliaio ermeticamente, oppure ampliata un poco ponendo la paratia in posizione verticale e sfruttando le regolazioni del divano posteriore (può scorrere e ha gli schienali registrabili) o, ancora, rasentare quella di una capiente station wagon.
In questo caso la cappelliera finisce sotto il piano di carico e la paratia divisoria segue il ribaltamento degli schienali posteriori. Morale: l’interno può essere utilizzato stile limousine oppure consentire carichi che spaziano da 440 a 590 sino a 1.700 litri.
Questa funzionalità, completata dai piani di seduta posti a un’altezza ottimale sia per l’accessibilità sia per i compiti di chi guida, non decreta sconti né sulla raffinatezza dell’atmosfera interna né sull’equipaggiamento che sono assimilabili a quelli di tutte le più grosse Bmw.
Come queste ultime, anche la 5 Gt porta alla ribalta delle novità tecniche, come quella racchiusa nel 6 cilindri della 535i (offerta a partire da 58.500 euro) che, per la prima volta, prevede l’abbinamento dell’iniezione diretta e della sovralimentazione con il sistema Valvetronic per gestire la distribuzione. Affianca il V8 TwinPower di 4.4 litri della 550i da 85.400 euro e il turbodiesel 3.0 della 530d (prezzi da 58.000 euro) che è indubbiamente destinato a essere il più gettonato della famiglia. È un’unità che si fa apprezzare sia per la tonalità sommessa sia per la versatilità del temperamento che può spaziare dal pacioso all’incisivo, sulla quale influiscono tanto la notevole quantità di coppia quanto la reattività e la spaziatura del cambio automatico-sequenziale a 8 marce che mette sempre in campo - in maniera inavvertibile - il rapporto ideale.

Su strada, a dispetto della mole e della massa, la 5 Gt sfodera un’agilità notevole e si rivela affidabile e prevedibile, assecondando lo stile di guida e le condizioni d’uso con le modalità del Dynamic Drive Control che modificano la risposta dei sistemi di controllo del dinamismo, del cambio, del motore, dello sterzo che può estendersi a richiesta anche all’asse posteriore e se montate - in quanto optional - anche quella delle sospensioni e delle barre antirollio attive.

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