Ragusa - Aveva rubato cinque euro. Una volta scoperto, il supermercato di Ragusa per cui lavorava l'ha licenziato. E lui si è tolto la vita impiccandosi. Una storia tragica riporta al centro, ancora una volta, il dramma sociale della povertà. A suicidarsi è stato un giovane padre licenziato per aver "cambiato" alcuni buoni sconto con l'equivalente in denaro.
La ricostruzione dei fatti La vittima, un trentenne sposato e padre di un figlio in tenera età, ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nella sua casa estiva di Santa Croce Camerina. A denunciare l’accaduto è il segretario provinciale della Uiltucs, Angelo Gulizia. Secondo il sindacalista la causa del suicidio sarebbe collegato al licenziamento: "Il dramma del lavoro ha fatto un’altra vittima. Togliersi la vita a trent’anni è una tragedia di cui non ci saremmo mai voluti, e dovuti, occupare". Del giovane non si avevano più notizie da 24 ore; i familiari ne avevano denunciato la scomparsa. Poi l’amara scoperta.
"Era stato lui stesso - spiega Gulizia - a comunicarci i problemi che stava attraversando sul posto di lavoro. Ogni giorno assistiamo a situazioni disperate che ci convincono che ancora non esiste, da parte dei rappresentanti delle istituzioni e della politica, la reale percezione di ciò che sta accadendo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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