Ranieri e i dottori

Dal nostro inviato a Appiano Gentile

Alle 13, 30 Claudio Ranieri non sa ancora che la partita di Roma verrà rinviata, parla a ruota libera, sereno, dà la lista dei convocati, risponde alle domande, spiega perchè Sneijder non ci sarà ma spera di averlo per Novara, come Alvarez, neppure lui in lista. Non c’è Furlan, figurarsi Guarin.

Dice che l’uruguaiano bisogna incatenarlo, lui vorrebbe giocare subito: «Ma finché i dottori non mi danno il permesso di utilizzarlo, io non posso schierarlo». Spiega che è già successo con Fredy Guarin: «Lui aveva un piccolo problema, ma ci ha giocato sopra ed ecco che la cosa si è aggravata. Quando rientra? Quando me lo diranno i dottori. Quando non lo so. Un mese, una settimana? Non lo so, non lo so proprio». E Alvarez cos’ha? «Ha preso una botta al ginocchio e si è gonfiato. Mi sembra roba da poco però me l’hanno fermato».

I dottori? Ranieri fugge

via, c’è già il pullman sul piazzale pronto a caricare la squadra in partenza per l’Olimpico. Dopo pochi minuti arriverà la notizia della partita sospesa per neve, la squadra non gioca e questa volta non è colpa dei dottori.