Ratzinger: "Contesto culturale ostile alla fede"

La denuncia di Benedetto XVI: "C’è una sorta di circolo vizioso tra l’offuscamento dell’esperienza di Dio e la perdita del senso del peccato. Viviamo in un contesto culturale segnato dalla mentalità edonistica e relativistica, che tende a cancellare Dio dall’orizzonte della vita"

Ratzinger: "Contesto culturale ostile alla fede"

Città del Vaticano - Non è la prima volta e di sicuro non sarà l'ultima che il Santo Padre arriva a criticare la società e i suoi "vizi". "Viviamo in un contesto culturale segnato dalla mentalità edonistica e relativistica, che tende a cancellare Dio dall’orizzonte della vita, non favorisce l’acquisizione di un quadro chiaro di valori di riferimento e non aiuta a discernere il bene dal male e a maturare un giusto senso del peccato". Lo denuncia Benedetto XVI per il quale oggi "c’è una sorta di circolo vizioso tra l’offuscamento dell’esperienza di Dio e la perdita del senso del peccato".

Avvicinarsi alla confessione Una situazione, secondo il Pontefice, "per vari aspetti non dissimile" da quella della Francia post-rivoluzione, nella quale visse san Giovanni Maria Vianney, indicato nell’anno sacerdotale in corso come modello per i preti di oggi. "Anche al suo tempo, infatti, esisteva una mentalità ostile alla fede, espressa da forze che cercavano addirittura di impedire l’esercizio del ministero", sottolinea Ratzinger ricordando che "il Santo Curato d’Ars fece della chiesa la sua casa, per condurre gli uomini a Dio: visse con radicalità lo spirito di orazione, il rapporto personale ed intimo con Cristo, la celebrazione della messa, l’adorazione eucaristica e la povertà evangelica, apparendo ai suoi contemporanei un segno così evidente della presenza di Dio, da spingere tanti penitenti ad accostarsi al suo confessionale".

Il desiderio del perdono "Nelle condizioni di libertà in cui oggi è possibile esercitare il ministero sacerdotale, è necessario - esorta il Papa - che i presbiteri vivano in modo alto la

propria risposta alla vocazione, perchè soltanto chi diventa ogni giorno presenza viva e chiara del Signore può suscitare nei fedeli il senso del peccato, dare coraggio e far nascere il desiderio del perdono di Dio".

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